Paese semilibero Wifi semilibero


È di oggi la notizia del primo viaggio del FRECCIAROSSA coperto da segnale wifi, grazie ad una collaborazione con TELECOM ITALIA. È la testimonianza di un interesse crescente degli italiani a disporre delle reti wifi nei luoghi pubblici. La questione era balzata alle cronache negli ultimi mesi in due circostanze. Con la richiesta di abrogazione del decreto Pisanu richiesta da Paolo Gentiloni (Pd), Linda Lanzilotta (Api), Luca Barbareschi (Fli) e Roberto Rao (Udc) e con la risposta del Ministro Maroni, che ha dichiarato di non voler rinnovare il decreto in scadenza a fine anno.

Spieghiamo bene: le connessioni wifi sono delle connessioni di piccolo raggio che permettono ai possessori di pc attrezzati di collegarsi senza fili. In altri paesi molti luoghi pubblici ne hanno una e ne lasciano disporre ai propri visitatori, clienti, ecc… In Italia il decreto Pisanu, finora, ha obbligato i fornitori di questi servizi di certificare l’identità degli utilizzatori delle proprie reti,quindi di tenere copia dei loro documenti, un obbligo che scoraggia fortemente l’avanzata del wifi libero. Questa decisione è stata accompagnata da fantasiose motivazioni antiterroristiche, infatti in paesi molto più a rischio, USA ed Egitto ad esempio, non vi sono regole di questo genere.

Da un recente articolo dell’Espresso di Sandro Gilioli veniamo a conoscenza di un progetto del governo che non intende lasciar scadere il decreto e basta ma di sostituirlo a fine anno con un disegno di legge che trovi nuove soluzioni di identificazione.  La soluzione che sembra profilarsi è quella da tempo proposta da Roberto Cassinelli, deputato del Pdl: un'identificazione attraverso Sms. L'aspetto più paradossale di tutta la vicenda è che già oggi esiste una circolare ministeriale che, interpretando il decreto Pisanu, consente l'identificazione tramite Sms. Vero è che questa circolare viene utilizzata da pochi fornitori di WiFi (la Provincia di Roma e i McDonald's, ad esempio) (…)

Nonostante la limitata libertà di accesso a queste reti c’è chi si adopera per dare questo tipo di servizi ai propri cittadini.
A Cologno Monzese, all’interno della biblioteca è possibile collegarsi con uno user-name e una password fornita al banco prestito, questo è stato possibile perché la biblioteca possiede le anagrafiche di tutti i suoi utenti, il servizio è ben gestito e la connessione e gratuita e veloce.
A Cuggiono hanno fatto di meglio: l'Amministrazione comunale ha attivato gratuitamente la rete Wi-Fi in tutto Parco di Villa Annoni e la registrazione al servizio è effettuabile con la Carta dei Servizi regionale.
La totalità delle università Milanesi dispone di queste connessioni e ne lascia usufruire gratuitamente e liberamente ai suoi studenti, a testimoniare la necessità di rendere libera la diffusione della conoscenza.
Vi lascio con la testimonianza di Beppe Severgnini e con una domanda: 
il Comune di Brugherio che fa?

Lorenzo

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