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L'Italia non dimentica

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Il 4 agosto 1974 un’esplosione di matrice terroristica provocava 12 morti e 48 feriti sul treno Italicus.  La quinta carrozza del Roma-Monaco veniva dilaniata da uno scoppio circa cento metri dopo l'uscita dalla lunga galleria dell'Appennino.  Un attentato di cui sono ancora ignoti gli esecutori, ma pienamente inserito nella strategia della tensione degli anni Settanta che vedeva al centro di tutto le trame nere, neofasciste e sovversive.  L’Italia non dimentica e chiede ancora giustizia e verità per le vittime innocenti di quella drammatica e oscura stagione.

Monza, il collegio dei cittadini brianzoli

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Come Segreteria provinciale del Partito Democratico di Monza e Brianza abbiamo aperto un ragionamento con tutte le forze politiche del territorio all’opposizione di questo Governo, per costruire una proposta politica vincente per il collegio uninominale di Monza e Brianza per il quale saranno indette le elezioni suppletive.  Riteniamo prioritario ricomporre il quadro delle forze politiche mettendo al centro i reali problemi dei brianzoli, con una proposta che unisca progressisti e riformisti.  La destra considera questo collegio come “il collegio di Silvio Berlusconi” e pertanto si muove all’interno di una logica “ereditaria”.  Noi vogliamo che sia il collegio dei cittadini brianzoli, per questo il nostro obiettivo è dare una rappresentanza vera a Monza e alla Brianza; per questo siamo impegnati a trovare la miglior soluzione possibile, che possa dare voce ad un territorio operoso e produttivo che dal lavoro all’ambiente ha tante questioni aperte che meritano attenzione.  Partito Democ

Salario Minimo: la destra continua a fuggire

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Sul  Salario Minimo la destra continua a fuggire.  Nel Paese, invece, 3,5 milioni di lavoratori e lavoratrici non possono fuggire dalla povertà e dallo sfruttamento.  È il cinismo politico del Governo Meloni che salva Santanché e volta le spalle a chi non arriva alla fine del mese.

Una grave scorrettezza istituzionale

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Ancora una volta assistiamo a una grave scorrettezza istituzionale da parte dei rappresentanti della Lega al Governo nei confronti della Brianza.  Gli eventi disastrosi degli scorsi giorni hanno colpito un intero territorio, causando terribili danni in tutti i Comuni.  Qualcuno, però, riesce anche in questa situazione a strumentalizzare politicamente un evento di fronte al quale non dovrebbero esserci contrapposizioni o divisioni di parte.  Il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni si è recato in visita presso la nostra provincia per verificare la situazione ma ha scelto di rivolgersi soltanto a Comuni e amministratori del suo stesso partito.  Nel suo giro ha incontrato sindaci e assessori del centrodestra, senza nemmeno preoccuparsi di avvisare o coinvolgere gli amministratori di altre città, che hanno subito gli stessi danni e vivono gli stessi disagi.  È l'ennesima dimostrazione dello stile con cui questa destra sta nelle istituzioni e la conferma di come la Lega mischi sem

2 agosto 1980

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85 morti, centinaia di feriti. Sono passati 43 anni dalla strage alla Stazione di Bologna. Il dolore, però, non è passato mai.  Il nostro dovere come comunità democratica è continuare a chiedere verità e giustizia, difendendo la memoria storica. Perché oggi come allora c'è chi nega la matrice neofascista della strage. E noi non possiamo non vogliamo non dobbiamo cedere. Per le vittime e le loro famiglie. Per Bologna.  Per l'Italia democratica. Per non dimenticare mai.

Senza difese contro il dissesto idrogeologico

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Il Governo ci lascia senza difese contro il dissesto idrogeologico!  Il Governo ha deciso di ridurre drasticamente i fondi destinati agli interventi contro il dissesto idrogeologico nel PNRR, mettendo a repentaglio la sicurezza dei nostri territori.  Mentre qui in Lombardia stiamo facendo la conta dei danni, il Governo si dimostra completamente scollegato dalla realtà. Eventi meteorologici avversi stanno colpendo duramente tutta Italia, ma per la destra non è una questione rilevante.  Dobbiamo agire immediatamente. Siamo preoccupati riguardo alle risorse che perderemo e agli interventi che verranno compromessi.  Il Governo deve assolutamente garantire finanziamenti alternativi per preservare la sicurezza dei nostri territori. Non possiamo permettere che interventi necessari e urgenti vengano rinviati.

Campioni di scaricabarile

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Questo è un Governo campione di scaricabarile.  Prima tagliano 15 miliardi dal PNRR, progetti e risorse per la cura dei nostri territori che vanno in fumo. Poi liquidano 169mila famiglie con un SMS, togliendo l'unico strumento di lotta alla povertà.  Tutto scaricato su Sindaci e cittadini.  Nel frattempo, nel ‘paese reale’, aumenta il costo della benzina, il carovita è fuori controllo, il PIL cala e i salari sono fermi.  In quasi un anno l’esecutivo Meloni non ha fatto nulla per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Non erano ‘pronti’ e stanno dimostrando tutta la loro incapacità.

Piazza Roma: un salto indietro di 20 anni

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Domani piazza Roma riaprirà al traffico veicolare. Un salto indietro di 20 anni. Una scelta che va nella direzione opposta allo sviluppo urbano seguito dalla maggior parte dei Comuni.  Noi non demordiamo: la mobilitazione lanciata a giugno e la raccolta firme riprenderanno a settembre, dopo la pausa estiva, con maggior decisione e determinazione.  Non finisce qui.  Damiano Chirico

La destra fa la guerra ai poveri

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169mila famiglie sono state avvisate che non riceveranno più un sostegno contro la povertà con un SMS, persone che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. Brutale. La risposta della destra a queste persone sostanzialmente è: “fatti vostri”. E noi non ci stiamo. Elly Schlein

La destra cede sui fondi ai Comuni

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Dopo tre giorni di duro confronto in Consiglio Regionale e di intensificazione dell'ostruzionismo abbiamo costretto anche la destra a votare la mozione per sostenere i comuni, le persone, le realtà colpite dalla crisi climatica e dai nubifragi di questo periodo.  È stata una dura battaglia d’aula ma siamo soddisfatti dell’epilogo. Per ora.  Ovviamente infatti questo non basta, continueremo a batterci per ottenere politiche vere e concrete per far fronte alla crisi climatica. Dobbiamo fermare il consumo di suolo e attivare subito politiche Green e sostenibili. Tutto il contrario del negazionismo.  Pierfancesco Majorino

PNRR, spariscono i miliardi per alluvioni e disastri

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Non ci sono parole per commentare il lavoro del Governo sul PNRR: nella bozza presentata da Fitto alla cabina di regia saltano 16 miliardi di progetti! Una vergogna enorme.  Dietro a questo freddo numero ci sono mancati investimenti sulle infrastrutture, le ferrovie, gli interventi contro il dissesto idrogeologico, l’efficienza energetica, la rigenerazione urbana e il sociale. Tutto ciò di cui il nostro Paese ha estremo bisogno da molti anni, e ancor di più oggi, alla luce degli effetti devastanti del cambiamento climatico.  Fitto si difende dicendo che le risorse per questi progetti verranno trovate altrove: o è una presa in giro o un azzardo gigantesco sulla pelle di milioni di italiani, lavoratori, imprese e famiglie.

La destra in aiuto dei furbetti

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Paghi puntualmente le tasse? Brugherio non fa per te.  Nonostante le osservazioni dell'opposizione la destra a Brugherio ha infatti votato mercoledì scorso in Consiglio Comunale un regolamento che, col pretesto della pace fiscale, nella pratica stralcia le sanzioni e gli interessi maturati da chi negli scorsi anni non ha pagato diverse tasse comunali. In sintesi: negli scorsi anni non hai pagato le rate di IMU e TARI dovute? Non c'è problema: indipendentemente dalla tua situazione finanziaria puoi accordarti per pagarli con comodo, addirittura in 18 rate fino al 2027. Anziché ragionare su come premiare chi le tasse le paga puntualmente, anche a costo di sacrifici, o pensare a ulteriori agevolazioni per situazioni e regimi fiscali in difficoltà la giunta Assi fa uno stralcio, del valore previsto di 150.000 euro, a vantaggio di chi le tasse non  le paga. Il tutto lasciando che il peso del costo dei servizi ricada, come sempre, su quella maggioranza di brugheresi per bene che risp

La lezione di Tina Anselmi

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Il 29 luglio del 1976 Tina Anselmi veniva nominata Ministra del Lavoro e della Previdenza sociale, prima Ministra donna, 30 anni dopo la proclamazione della Repubblica e il primo voto delle donne nel nostro Paese.  Tina Anselmi ha dedicato la sua vita alla lotta per la democrazia, per i diritti delle donne, dei lavoratori e delle lavoratrici e per una sanità pubblica e universale.  La sua nomina a Ministra rappresenta una tappa fondamentale nella storia dell’emancipazione femminile in Italia, un percorso purtroppo lento e impervio verso una parità di genere che ancora oggi non può certo dirsi pienamente raggiunta nella cultura, nella società e nel mondo del lavoro e per la quale dobbiamo continuare a batterci.  “La nostra storia ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati, attraverso la responsabilità di tutto un popolo. Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non è

Bilancio regionale: bocciato il futuro della Lombardia

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Sono sempre più sconfortanti l'inerzia e l'indifferenza della Giunta Fontana verso i bisogni delle lombarde e dei lombardi. Oltre 2mila nostri emendamenti e 80 ordini del giorno per migliorare i servizi e le opportunità della nostra Regione, proposte concrete per sostenere imprese, abitare, ambiente, trasporti e salute, sono stati bocciati senza nemmeno una considerazione, nemmeno una discussione. Le parole della destra sulla crescita sociale ed economica sono vuote e prive di azioni concrete. La Lombardia è stata abbandonata, trasformando l’ente regionale in un ostacolo al progresso invece che un motore di sviluppo.  Ancora una volta la destra si limita a coltivare piccoli interessi di parte, ma la battaglia continuerà. La nostra opposizione sarà più agguerrita che mai e continueremo a denunciare l'immobilismo della Regione e a esigere risposte per affrontare i problemi reali delle persone.