Ucraina, serve subito un mediatore
Caro direttore, come gli stessi protagonisti avevano preannunciato, l’incontro tra i Ministri degli Esteri russo e ucraino, Lavrov e Kuleba, non è andato al di là della rappresentazione delle rispettive posizioni. Ancorché minimo è comunque un inizio di interlocuzione che va tenuto aperto. Fino a che i corridoi umanitari non abbiano completato la evacuazione della popolazione è possibile un parziale e limitato rallentamento delle attività militari, nonostante sciagurati atti come l’assedio di Mariupol e il feroce bombardamento del suo ospedale pediatrico. Ma senza un’iniziativa politica immediata, esaurita l’evacuazione la guerra riprenderà più devastante e violenta di prima. D’altra parte è pressoché unanime la richiesta della comunità internazionale di una tregua per verificare la praticabilità di un dialogo negoziale. Sollecitazione rivolta a Putin, già prima della guerra e ancora in queste settimane, da Macron, Scholz, Draghi, dal Segretario Generale dell’ONU, dai vertici dell’Un