Mentre domani molti apriranno le calze della Befana, il personale sanitario lombardo lancia l’ennesimo grido d’aiuto: non dolci o regali, ma guanti, medicine, bende e forbici, oggi introvabili. Parliamo di strumenti essenziali per lavorare. Da anni la destra alla guida della Regione privilegia il privato a scapito del pubblico. Il risultato? Liste d’attesa infinite, lombarde e lombardi obbligati a pagare di tasca propria per visite ed esami che il sistema sanitario dovrebbe garantire e personale abbandonato a fronteggiare un’emergenza ormai cronica. Fontana si rifugia nello scaricabarile, mentre Meloni prosegue con tagli alla sanità pubblica. Intanto, la situazione peggiora ogni giorno. La Lombardia merita di più: una sanità pubblica efficiente, che metta al centro le persone, non gli interessi di pochi. Nel frattempo, la legge di iniziativa popolare per cambiare il sistema sanitario lombardo, sostenuta da oltre centomila persone, è arrivata in Consiglio regional...