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Gli appunti perduti di Meloni

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27 minuti di spiegoni e propaganda, e neanche un secondo per parlare delle misure a sostegno dell'alluvione in Emilia-Romagna.  Presidente Meloni, la aiutiamo a ritrovare i suoi appunti perduti: gli amministratori locali, le imprese e i cittadini non possono più aspettare.  Partito Democratico

Un futuro sostenibile per la Lombardia

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La Lombardia abbraccia la sfida della Restoration Law per garantire un futuro in cui la biodiversità prosperi, il clima sia resiliente e la salute e il benessere di tutti e tutte siano tutelati. Entro il 2030, con questa legge gli stati membri si impegnano a ripristinare il 20% delle aree terrestri e marine, porre fine alla perdita di biodiversità. E non solo: entro il 2050 questi sforzi verranno estesi a tutti gli ecosistemi bisognosi di recupero.  La Lombardia farà la sua parte, regolamentando gli insediamenti di logistica che minacciano i nostri preziosi territori, rendendo strutturali gli investimenti e i pagamenti per i servizi ecosistemici e riducendo il consumo di suolo in modo significativo.  Il futuro della Lombardia è verde e sostenibile. Uniamo le forze per proteggere e ripristinare la nostra meravigliosa natura. Insieme, possiamo costruire un mondo migliore per le generazioni future.   Gruppo PD in Consiglio Regionale

Sull'alluvione tante promesse ma non un euro

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Sono passati tre mesi dall’alluvione in  Emilia Romagna, dal Governo tante promesse ma nemmeno un euro.  Dei 4,5 miliardi di euro stanziati, solo 2,5 sono nella disponibilità del Commissario Figliuolo, gli altri rischiano di non essere spesi. E sono comunque la metà degli 8,5 necessari.  Le lungaggini burocratiche stanno bloccando tutto, mettendo a rischio la ripartenza delle imprese, la ricostruzione delle infrastrutture e delle strade, come sottolineato dalla protesta civile dei cittadini di Fontanelice.  Pancia a terra e lavorare per il futuro di quei territori, il tempo della propaganda è scaduto. Ora servono i fatti e la concretezza.  Per ripristinare strade e versanti franati serve la copertura finanziaria del Governo, che ancora non c’è. Il fattore tempo è cruciale: dopo tre mesi cittadini e imprese non sanno nemmeno come ottenere gli indennizzi. Così può esplodere la rabbia sociale.  Stefano Bonaccini

Forti con i deboli, deboli con i forti

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Forti con i deboli e deboli con i forti. Dalla Lombardia a Roma la destra non si smentisce mai.  “Dedicato a te”, la nuova social card pensata dal Governo, è elemosina di Stato. Dopo aver cancellato il reddito di cittadinanza, uno strumento che poteva e doveva essere migliorato e modificato ma non tagliato, che garantiva un’entrata e una vita dignitosa a migliaia di famiglie in difficoltà, la destra si è accorta che proprio quelle famiglie si sono ritrovate ancora una volta abbandonate.  Al posto di ideare strategie strutturali il Governo ha deciso di metterci delle pezze sopra distribuendo qualche spicciolo neanche lontanamente sufficiente. La nuova social card è solo elemosina istituzionalizzata. Così gli ultimi restano ultimi.  Dopo aver cancellato il reddito di cittadinanza, l’unico strumento di sostegno al reddito che garantiva un’entrata e una vita dignitosa a migliaia di famiglie, si sono accorti che proprio quelle famiglie rischiavano di precipitare tragicamente verso la soglia

E la chiamano estate

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Ma non erano pronti?  Sì, all'opposizione quando sapevano solo criticare.  Ora che sono al governo (ed è gia passato quasi un anno), no non lo sono.  Non trovano soluzioni e i problemi degli italiani non vanno in vacanza.  L’inflazione continua, i salari non tengono il passo dei prezzi e il potere d’acquisto dei redditi fissi crolla, in un Paese in cui il lavoro povero ha un’incidenza superiore alla media europea. Di fronte a questa vera e propria emergenza sociale, il governo Meloni si dimostra ogni giorno di più inadeguato.  Anzi da una parte negano il salario minimo a milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati e dall'altra tagliano il reddito di cittadinanza a 500mila persone.  Il tempo della propaganda è finito da un pezzo!  Partito Democratico

Lombardia, la destra contro le persone con disabilità

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Togliere fondi alla comunicazione della Giunta regionale lombarda, che costa ogni anno svariati milioni ai lombardi, e dirottarli sulle misure a sostegno della disabilità grave e gravissima.  Era una proposta di oggettivo buonsenso che abbiamo presentato nelle scorse settimane durante la discussione del bilancio in Consiglio Regionale dicendo anche la cifra: 10 milioni di euro da spostare da qualche spot per i diritti delle persone con disabilità.  Risposta della destra: proposta bocciata! Sia mai di togliere qualche piccola risorsa alla faraonica comunicazione istituzionale di Fontana. E le famiglie alle prese con tutte le difficoltà legate alla disabilità? Per la destra non sono una priorità.  Pierfrancesco Majorino

La verità sulla strage di Bologna non si cancella

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Neanche le parole chiarissime del Presidente Mattarella sulla matrice neofascista della strage di Bologna sono bastate per zittire alcuni nostalgici ed estremisti di destra.  Le parole di  Marcello De Angelis su Bologna sono inaccettabili e vergognose. Tutti i democratici devono reagire perché in atto c'è il tentativo di riscrivere un periodo buio della storia della nostra Repubblica. Qualcuno vuole cancellare le responsabilità evidenti, annacquare il ruolo che il neofascismo ha giocato nella strategia della tensione.  Non lo permetteremo. De Angelis deve dimettersi, ma è la destra ora al governo che deve chiarire qual è la sua posizione. Non è un problema di comunicazione, ma di memoria storica condivisa.  Partito Democratico

Lombardia: questa è la destra!

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I cacciatori sì, le donne vittime di violenza no: la destra in Lombardia ha dimostrato ancora una volta quali sono le sue vere priorità.  Durante il Consiglio sul bilancio la maggioranza ha preferito regalare 100 mila euro alle associazioni venatorie per acquistare le fascette per richiami vivi, cioè piccoli uccelli usati come esche, piuttosto che estendere il gratuito patrocinio legale alle donne che hanno bisogno di sostegno e aiuto. È una vergogna vedere l'emendamento proposto dalle Consigliere Regionali del PD Paola Bocci e Roberta Vallacchi bocciato senza alcuna considerazione. Al contrario, i fondi per agevolare la caccia sono stati prontamente trovati, nonostante le obiezioni sollevate anche all'interno della stessa maggioranza.  Continueremo a farci sentire e a portare avanti con forza questa lotta che riguarda tutte.

Oblio oncologico, una legge a lungo attesa

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La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge sull’oblio oncologico, il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né essere oggetto di indagini sulla propria pregressa condizione patologica. È un bel passo avanti per restituire a migliaia persone la libertà di intraprendere scelte di vita importanti dopo troppe discriminazioni: dai mutui negati all’accesso difficile a servizi finanziari e assicurativi e ai percorsi di adozione e affidamento di minori.  Ora tocca al Senato, speriamo che i tempi di approvazione possano essere rapidi e l’Italia possa dotarsi di una legge giusta e a lungo attesa.  Partito Democratico

Saltati 16 miliardi: Fontana che dice?

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Che conseguenze avrà la Lombardia dal taglio di sedici, SEDICI, miliardi di progetti PNRR in Lombardia? Perché Fontana e i suoi assessori non dicono nulla di fronte a questa prova di incapacità del governo Meloni?  La stessa Regione Lombardia è in ritardo di mesi sui progetti del PNRR, ma qui il danno è molto più grosso, forse irrimediabile. Al momento da Palazzo Lombardia tutto tace, non si sa ancora quanti progetti su sanità, gestione dei rischi alluvione, riduzione del dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile, valorizzazione del territorio e rigenerazione urbana stanno saltando in queste ore.  Saranno i cittadini a pagare sulla loro pelle l’incompetenza di Meloni e dei suoi ministri. La giunta Fontana da che parte starà? Quella dei lombardi o dei capi partito?  Gruppo PD in Consiglio Regionale

Buio Fitto

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Quando, nei giorni scorsi, il ministro Fitto aveva annunciato lo stralcio dal PNRR di 16 miliardi di progetti promettendo di coprirli con altre risorse avevamo scritto: “o è una presa in giro o un azzardo gigantesco”.  Ora l’allarme arriva direttamente dal Servizio studi di Camera e Senato che, in una dettagliata relazione sul monitoraggio dell’attuazione del Piano, smontano l’ottimistica ricostruzione del ministro: le coperture non ci sono!  È una cosa gravissima, in gioco c’è una partita importante per il futuro del nostro Paese. Meloni ha qualcosa da dire?  Partito Democratico

Pedemontana: dalla parte dei cittadini e del territorio

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In queste ore Autostrada Pedemontana ha avviato il procedimento propedeutico all’approvazione definitiva della Tratta D-Breve. Le Amministrazioni Comunali interessate sono state informate telefonicamente dai vertici della società. Nelle stesse ore, la Provincia di Monza e della Brianza ha chiesto formalmente a Regione Lombardia l’attivazione di un confronto in merito alle risultanze dello studio commissionato al Centro PIM, che nei fatti dimostra come la variante D-Breve sia inutile sul piano trasportistico.  “L’attivazione della procedura il 3 di agosto è in piena sintonia con la condotta gravemente omissiva dai vertici politici della nostra Regione. In un momento in cui l’attenzione dei cittadini è attenuata dalle ferie estive e la capacità operativa delle Amministrazioni Comunali può risultare ridimensionata, Autostrada Pedemontana avvia una procedura che potrebbe avere un impatto enorme sulle nostre comunità cittadine”. Lo dichiara il Consigliere Provinciale Francesco Facciuto. “Un

Il lavoro povero non va in vacanza!

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La povertà non va in vacanza.  La destra sceglie di non decidere e vota alla Camera sospensiva del dibattito sul salario minimo. Intanto, milioni di lavoratrici e lavoratori rimangono sotto la soglia di povertà e sempre più fragili per le scelte del Governo.  Il Partito Democratico continuerà a battersi, anche davanti ad una maggioranza che scappa dalle proprie responsabilità: il salario minimo è una questione di dignità!

Il SSN è sotto attacco!

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Proteggiamo il Sistema Sanitario Nazionale!  L'SNN è sotto attacco da parte della destra e sono necessari almeno 7 miliardi di euro per sostenere i nostri medici, infermieri, ospedali e costruire una solida rete sanitaria territoriale. Questi fondi sono essenziali per garantire un servizio sanitario di qualità per tutte e tutti.  A Roma, come abbiamo già dimostrato in Lombardia, continueremo a combattere strenuamente per una sanità universale. Non possiamo permettere che la destra abbandoni coloro che non possono permettersi di pagare le cure necessarie. Ogni individuo ha il diritto di accedere alle cure sanitarie senza discriminazioni.  Con la salute non si scherza! Sul nostro portale conlasalutenonsischerza.it stiamo continuando a raccogliere le vostre esperienze e segnalazioni. Mandateci anche le vostre e lavoriamo insieme per curare la sanità lombarda!  Gruppo PD in Consiglio Regionale