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Un brutto risveglio

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Trentacinque anni fa veniva ammazzato Peppino Impastato. Il giornalista di Cinisi fu assassinato a 30 anni su mandato di Gaetano Badalamenti, boss di Cosa Nostra , nel corso della campagna elettorale, 5 giorni prima della sua elezione a consigliere comunale di Cinisi nelle liste di Democrazia proletaria. Se celebri sono i "cento passi" - ricordati nell'omonimo film di Marco Tullio Giordana- che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Tano Badalamenti, ancor più noto era l'obiettivo di Peppino di creare un movimento di opinione volto a denunciare la mafia locale.  Il suo risentimento sfociò nel gruppo "Musica e cultura" fondato nel 1976 e, successivamente, nell'emittente radiofonica locale "Radio Aut": dalla sua radio libera Peppino denunciava i gravi fatti legati ai traffici di droga non risparmiando di fare nomi e cognomi di mafiosi e politici conniventi. Solo l'