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I Sommersi e i Salvati, e il Mare

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Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Le parole sono del salvato Primo Levi , dall’appendice dell’edizione scolastica del 1976 di quella tragica e immensa opera che è ‘Se questo è un uomo’. Ricorre oggi, 27 gennaio, il Giorno della Memoria , a ricordo delle vittime della Shoah. Tra le diverse iniziative a commemorazione di questo giorno, poiché chi scrive è un giovane, pare doveroso citare TESTIMONE SOPRAVVISSUTO , eccellente esperienza interattiva proposta dall’ Incontragiovani la cui partecipazione è possibile, su prenotazione, anche oggi dalle 17:30 alle 20:30 presso la biblioteca di Brugherio, fino a esaurimento posti disponibili. TESTIMONE SOPRAVVISSUTO vuole condurci – anzi, spingerci – nella brutale realtà del Lager, tentando di darci un’idea dello spaesamento, del dolore e della paura che le vittime della deportazione provarono.

Mai più

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La Giornata della Memoria è un momento di riflessione su una delle vicende più drammatiche della storia umana. Il ricordo della Shoah era indispensabile ieri, ma lo è ancora di più oggi. Ci spinge a cercare di comprendere per quale via, e seguendo quali aberrazioni dell'animo umano, sia stato possibile arrivare all'abisso, e come evitare che la storia non si ripeta. Il nazionalismo, il disprezzo che genera l'intolleranza, il populismo, l'ignoranza, il razzismo, furono le cause prime che attraverso un lento scivolamento delle coscienze portarono allo sterminio programmato e di massa di milioni di uomini e donne, anziani e bambini. Esseri umani inermi, vittime di un odio cieco, che non ha limiti, che non si ferma e non riconosce l'umanità in chi è altro da sé. Proprio la memoria di ciò che è stato deve metterci in guardia di fronte al riemergere di sentimenti di paura dell'altro, di intolleranza, di xenofobia, di razzismo, di antisemitismo, semi amari capa

Una legge per punire chi nega la Shoah

Visto che domani ci avviamo a celebrare e ricordare il 67° anniversario della Deportazione degli ebrei di Roma del 16 ottobre , potremmo, da questa tragica data impressa nella memoria collettiva, prenderci tutti noi l'impegno fino al 27 gennaio prossimo, di mettere nero su bianco un testo di legge sul negazionismo , da far discutere e approvare dal nostro Parlamento. Con queste parole, pubblicate ieri su Repubblica , Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma , si rivolgeva ai Presidenti di Camera e Senato che, sempre ieri, insieme alle forze politiche, hanno raccolto l'invito di Pacifici. Perchè purtroppo nel nostro paese il negazionismo è presente . E questo è semplicemente INTOLLERABILE

Memoria condivisa? Non se ne parla neanche!

Consiglio comunale di ieri sera, discussione sui due ordini del giorno del consigliere Carafassi (PDL) sulla intitolazione di un parco brugherese alle vittime della tragedia delle foibe e della nostra Alessandra Coduti sulla giornata della memoria delle vittime della shoah. Cerchiamo di convincere il centrodestra che la memoria condivisa è un traguardo importante per la vita civile e collettiva di una città e che quindi potrebbe essere un gesto molto significativo che Brugherio non si divida tra i sostenitori del parco delle foibe e i sostenitori del parco della memoria, ma si crei un solo parco a ricordo di eventi della storia del secolo scorso del nostro paese. La risposta? Incredibile: la Lega aderisce alla nostra idea, un pezzo del PDL manifesta interesse, un'altra parte è irremovibile. E siccome non c'è accordo non si chiude e anche la Lega ritorna sui suoi passi. Per ora abbiamo quindi votato all'unanimità due ordini del giorno distinti; speriamo che il PDL ci ripensi