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Come cambiano le province.

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E' stato approvato in questi giorni al Senato il disegno di legge sulle province.  Ora il disegno di legge torna alla camera per una seconda lettura, perché il senato ha modificato il testo approvato dalla camera il 21 dicembre 2013. Scopriamo insieme cosa prevede la riforma:  Il testo prevede che le amministrazioni locali siano divise in: città metropolitane , province, unioni di comuni e comuni . Le province non saranno dunque abolite, ma saranno riformate . Cioè avranno funzioni limitate e saranno gestite dai sindaci dei territori coinvolti, non più da funzionari provinciali e da giunte specifiche. Le giunte provinciali non saranno più elette direttamente dai cittadini. Le province si occuperanno di : pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazi

La riforma di Brunetta? Un flop!

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Una riforma storica, che l'Italia aspetta da anni, divenuta un giocattolo nelle mani della politica. Impantanata tra gli «adempimenti burocratici» che non snelliscono la pubblica amministrazione né migliorano i servizi ai cittadini. E che ora rischia di fallire. Con una lettera-denuncia al ministro Renato Brunetta si consuma l'addio di Pietro Micheli dalla Civit. La Civit è la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, che ha un ruolo di primo piano nell'attuazione della riforma . Micheli si è dimesso due giorni fa, torna a lavorare all'estero, uno dei 5 membri nominati a dicembre 2009, arrivato apposta dalla Gran Bretagna, dove era consulente del corrispettivo organismo inglese. Va via perché «non credo vi siano più i presupposti per lavorare», dice. E accusa : a dispetto dei risultati iniziali, i difetti nell'impianto e «i gravi difetti nel modo in cui sta essendo attuata, rischiano di far naufr

L'anno delle riforme

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Il 2010 doveva essere l'anno delle riforme riforme . Il 6 gennaio 2010 Berlusconi nel corso di una telefonata con alcuni eurodeputati riuniti a casa di Vito Bonsignore, parlamentare Ue del Pdl, affermava che l’anno 2010 sarà quello delle riforme, a partire da quella della giustizia ma soprattutto rispolverava l’idea di una "riforma del fisco". Forse però è bastata quella dell'università... sigh. DoppiaM