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Il Governo toglie soldi ai Comuni. Cosa succederà a Brugherio?

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“ Una situazione disastrosa , sia sulla quantità che sulla qualità della manovra, che è addirittura peggiorata rispetto alla scorsa settimana: ancora non sappiamo l’esatta entità dei tagli che colpiranno i Comuni, né sono arrivate risposte alle nostre richieste ". “Con la manovra economica del Governo è seppellito definitivamente il federalismo fiscale : oggi le Regioni hanno meno autonomia di ieri". I commenti di Osvaldo Napoli (PDL) e Roberto Formigoni (PDL), nelle loro vesti di presidente dell'Associazione dei Comuni e di Presidente della Regione Lombardia, rendono chiaro il giudizio degli enti locali sulla manovra del Governo. E' chiaro che l'attenzione degli italiani è concentrata sulle pensioni, sui ticket sanitari, sul contributo di solidarietà e la lotta all'evasione fiscale. Ma non dobbiamo assolutamente sottovalutare la gravità dei tagli che il Governo fa agli enti locali: si tradurranno inevitabilmente in pesanti diminuzioni di servizi qual

"Hanno ucciso il federalismo"

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La manovra presentata dal Governo dovrebbe servire a salvare i conti del Paese, ma in realtà fa tre operazioni molto chiare .  Opera una stretta pesantissima sui servizi, in primis sanità e sociale; colpisce in via diretta il risparmio e dunque il portafoglio dei cittadini; dà una botta mortale all’autonomia di Regioni e Comuni, virtuosi o meno. Sul sociale: dal 2008 ad oggi si è passati da 2.400 milioni a 500, poi a 300 ed ora di fatto a zero. Sulla sanità si operano 8 miliardi di ulteriori tagli e si prefigura un pesante ticket per le prestazioni più diffuse. Si triplica il bollo che colpisce i piccoli risparmi. E poi zero politiche industriali, tagli degli incentivi, blocco del turnover: orizzonti chiusi per il lavoro, per la ripresa, per le entrate dello Stato (e dunque si opera solo tagliando la spesa pubblica). Nel mirino sono i più deboli , una vera e propria lotta di classe alla rovescia contro chi ha bisogno di lavoro e di servizi sociali. E il federalismo? Questa

Federalismo regionale: un passo avanti. Ora si ripensi a quello Comunale

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Dopo una trattativa a oltranza proseguita fino all'ultimo minuto, ieri il Partito Democratico ha consentito con la propria astensione il passaggio nella commissione bicamerale del decreto sul fisco regionale . A sbloccare la situazione, sono state prima l'intesa raggiunta sul reintegro dei fondi per il trasporto pubblico locale , poi il sì della maggioranza alla clausola di salvaguardia proposta dal PD , e cioè il blocco delle addizionali Irpef al tetto dello 0,9 per cento (quello attuale) fino al 2013, e difesa delle fasce di reddito più basse , che non potranno pagare più dello 0,5 per cento in più. Contemporaneamente il governo dovrà rifondere le Regioni che rispettano il patto di stabilità dei tagli applicati nella manovra estiva. Se nel 2013 questo non sarà avvenuto, ci sarà un tavolo Stato-Regioni per decidere sull'attuazione del decreto. Insomma, le norme del decreto sono «congelate» fino a quando i tagli non verranno ripristinati. Secondo Bersani ieri "è anda