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Neo-laureati: disoccupazione su, stipendi giù

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Mentre cresce ancora la disoccupazione, crolla ai minimi lo stipendio di chi riesce a trovare un impiego. E lavorano senza contratto quasi il 13 per cento tra quelli che escono da medicina, architettura, giurisprudenza, chimica, farmacia. Sono questi i risultati dell'indagine di AlmaLaurea su 400 mila ragazzi, come raccontati nei giorni scorsi dal quotidiano  La Repubblica. Quest'anno hanno cominciato a lavorare in nero il 12,5 per cento dei laureati a ciclo unico. Si tratta di tanti giovani, troppi. Ragazzi usciti dalle facoltà di medicina, giurisprudenza, architettura, farmacia, chimica o veterinaria. Giovani costretti a scomparire dalla vista degli istituti previdenziali e dei centri dell'impiego. Loro, per la pubblica amministrazione, non esistono. Non hanno cedolino, non hanno contributi, non hanno niente. Ma non basta, a loro si deve aggiungere anche un'altra bella fetta di giovani, ovvero il 7-8 per cento dei laureati di tutte le altre facoltà. Il fen