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Il racconto della visita ai campi di sterminio nazisti

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Il nostro iscritto, nonché candidato alla segreteria dei Giovani Democratici locale  Simone Castelli è stato in Polonia, avendo la possibilità di entrare in un campo di concentramento. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. Molti non hanno il coraggio di andarci, perché sanno già di soffrire per quello che vedrebbero, perché avrebbero paura di piangere, molti non ci andrebbero neanche perché purtroppo non gliene frega niente.  Vorrei soffermarmi su questi ultimi. Paura di piangere? Non vedo il problema dove stia!  Quando si è in quei luoghi è difficile non piangere, si incrocia tanta gente che si asciuga gli occhi ma nessuno viene giudicato perché si è tutti consapevoli di dove ci si trova, di dove si sta camminando.  Su quella stessa terra umida e fredda, calpestata da milioni e milioni di deportati da tutta Europa, è impossibile restare indifferenti. Io sono andato grazie ad un progetto intitolato " In Treno per la Memoria " nato nel 2

Fosse Ardeatine, 67 anni dopo

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Il pomeriggio del 24 marzo 1944, a partire circa dalle ore 14 a Roma, presso la cava di via Ardeatina nella zona della via Appia Antica, ebbe inizio il massacro di 335 innocenti italiani, prelevati dalle carceri romane. Un’esecuzione sommaria decisa come atto di rappresaglia dal comando tedesco per l’azione partigiana che, il giorno prima, in via Rasella aveva colpito una compagnia del battagliane “Bozen” delle SS. L’eccidio delle Fosse Ardeatine , per la sua spietatezza, per l’alto numero di vittime militari e civili, per la scelta di uccidere oltre dieci italiani per ogni tedesco morto, è diventato uno dei simboli delle rappresaglie naziste in Italia durante l’occupazione . La fucilazione di dieci ostaggi italiani per ogni tedesco ucciso fu ordinata personalmente da Hitler e la scelta delle vittime cadde su prigionieri di religione ebraica oppure membri della resistenza, antifascisti o, in alcuni casi, detenuti comuni. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , deponendo una