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La lunga notte di Torino

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La lunga notte del referendum sull'accordo contrattuale si chiude con la vittoria del sì: dopo uno scrutinio durato circa 9 ore, con un vero e proprio testa a testa, l’accordo su Mirafiori è stato approvato con il 54% di voti favorevoli. Decisivo il voto degli impiegati. Al voto, iniziato con il turno delle 22 di giovedì, hanno partecipato 5.119 lavoratori, oltre il 94,2% degli aventi diritto. Il sì ha ottenuto 2.735 voti, pari al 54,05%. A votare no sono stati invece in 2.325 (45,95%), 59 le schede nulle e bianche. Nei primi seggi scrutinati, quattro del reparto montaggio e uno della lastratura, dove la Fiom è tradizionalmente forte, ha prevalso il no. Poi la situazione si è rovesciata: al seggio 5, quello degli impiegati, su 449 iscritti hanno votato in 441 e 421 hanno a favore dell’accordo. Ma anche nel conteggio complessivo dei soli operai, il sì ha prevalso anche se soltanto per 9 voti. Fra le oltre 4.500 tute blu, al montaggio e alla lastratura si è registrato il 53% di no

Fiat: sì agli investimenti, no agli strappi sulle regole

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Fabbrica Italia prospetta importanti potenzialità di lavoro, reddito, qualità sociale per i territori direttamente interessati e per il nostro paese. Gli investimenti previsti, in larga misura indefiniti ed incerti, sono preziosi, irrinunciabili , a Torino come a Pomigliano, tanto più in una fase di prospettive anemiche di crescita e di occupazione. Sul piano delle regole della rappresentanza e della democrazia si compiono invece strappi ingiustificabili, mentre non si fa alcun passo avanti per la partecipazione dei lavoratori nell’impresa. Non sono accettabili illusorie scorciatoie – quali la fuoriuscita dal sistema confederale di rappresentanza – volte a negare diritti di rappresentanza ai sindacati che, attraverso il voto e gli iscritti, nelle forme autonomamente decise dagli accordi interconfederali, rappresentano lavoratori. Il conflitto sorto intorno alle vicende di “Fabbrica Italia” si sarebbe potuto ridimensionare in presenza di un governo impegnato a sostenere i profondi p