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Arriva il redditometro

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Il nuovo redditometro è pronto per entrare in azione. E' stato presentato oggi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che ne ha spiegato il funzionamento e le motivazioni della sua ideazione. Due, sostanzialmente, le novità: 1) il redditometro valuterà la capacità di esborso per risalire ai ricavi ; in sostanza, sulla base di un pannello di 100 voci riconducibili a sette diversi gruppi (abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, investimenti mobiliari e immobiliari netti e altre spese significative), ci sarà un controllo incrociato con le dichiarazioni, che permetterà di misurare la coerenza tra uscite ed entrate . 2) la seconda novità è proprio data dal fatto che se il risultato è un evidente discostamento , prima ancora di avviare il procedimento di accertamento ai fini della lotta all'evasione fiscale, il contribuente sarà chiamato a dare spiegazioni. E da oggi è disponibile

Tasse e servizi: le proposte del PD

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Una delle obiezioni più ricorrenti che si fanno ai partiti all'opposizione è quella di non fare proposte, di dire sempre NO, di parlare sempre male di Berlusconi e basta. Anche il PD, a qualunque livello, vive "circondato" da questa impressione, che però non corrisponde alla realtà. Spesso le proposte ci sono, ma non sono raccontate dai giornali o dalla TV . Ecco due esempi recenti : sapete che da due giorni gli amministratori del PD sono riuniti a Milano , per elaborare proposte per il Paese su federalismo, pubblica amministrazione, buone pratiche per i bilanci comunali? E sapete che a dicembre il Parlamento ha approvato una proposta del PD che impegna il Governo ad una riforma del fisco rivolta agli italiani, per dare di più a chi paga le tasse, lavora e investe, e togliere a chi le tasse non le paga? Ecco le misure che il PD propone:

Cervelli che vanno ... Cervelli che vengono.

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Clicca sull'articolo per visualizzarlo Il 23 dicembre è stata discussa e approvata nell’Aula del Senato la prima proposta di legge del progetto Controesodo – Talenti in movimento, «Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia». Questa prevede  una serie di proposte di legge ideate per favorire il rientro in Italia dei "cervelli fuggiti" –Destinatari degli incentivi e delle agevolazioni fiscali sono i cittadini europei (residenti per almeno 24 mesi in Italia) nati dopo il 1° gennaio 1969 che hanno maturato esperienze all’estero e desiderano rientrare in Italia per svolgere attivita’ di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d’impresa –Il beneficio consiste in una riduzione della pressione fiscale per i tre anni successivi al rientro nella misura del 20% per le lavoratrici e del 30% per i lavoratori. –Oltre alle misure fiscali, il provvedimento introduce anche alcune semplificazioni di natura procedurale e burocratica al fine di agevolare il rientro dei la

Riforma fiscale: accolte le proposte del PD

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Ieri la Camera ha approvato , con un voto bipartisan, la mozione presentata dal segretario Pier Luigi Bersani , che impegna il governo a una politica di riforma fiscale. La riforma fiscale che il Pd propone si basa sui cosiddetti tre 20: 1) riduzione al 20% dell'aliquota sul primo scaglione; 2) portare dal 12,5 al 20% la tassazione dei redditi da capitale ad esclusione dei titoli di Stato; 3) applicazione dell'aliquota del 20% al reddito d'impresa e da lavoro autonomo. I principali settori d'intervento sono le famiglie, le attività autonome e professionali, le imprese e i redditi da capitale, l'innovazione verde, l'evasione fiscale, il coordinamento sovranazionale delle politiche fiscale È stata una vittoria per il Partito democratico che, all'opposizione, non limita il suo ruolo di controbilanciamento della maggioranza, ma si conferma la vera e unica alternativa politica e programmatica per le riforme che servono al Paese per la ripresa economica e socia

Bersani scrive a Tremonti

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Caro Ministro, il dato saliente della crisi oggi si chiama lavoro. Non avremo crescita senza uno stimolo alle attività economiche ed all’occupazione attraverso riforme incisive e coraggiose. La più urgente fra le riforme è quella fiscale: alleggerire impresa, lavoro e redditi familiari per stimolare investimenti, consumi ed occupazione e richiamare risorse da una lotta efficace all’evasione fiscale e dal contributo della rendita. Troppo spesso il fisco è stato usato per la propaganda. Davanti alla crisi servono fatti. Comincia così la lettera che il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha inviato oggi al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, allegando le proposte di riforma fiscale approvate dall’Assemblea nazionale del partito riunitasi a Varese l’8 e 9 ottobre.