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Visualizzazione dei post con l'etichetta discriminazione

Siete in maternità? Licenziate!

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Dieci donne licenziate perché sono in maternità. È successo nei giorni scorsi a Corbetta, nei magazzini Serlog di via Alberto da Giussano, dove una società del consorzio Rondine ha appaltato ad alcune cooperative i lavori per lo smistamento di libri e riviste. La storia, raccontata nei giorni scorsi da Repubblica, comincia il 27 settembre, quando i sindacati, insieme ai rappresentanti del consorzio e delle cooperative, firmano un accordo per "travasare" tutti i dipendenti da una società all’altra. L’intesa prevede che le due coop esistenti (Systema e Metropoli) lascino il posto alla subentrante Vamaco, mantenendo tutti i posti di lavoro (162 dipendenti di cui 120 donne). Uno dei termini, inoltre, regolamenta proprio la situazione in cui si trovano le dieci lavoratrici in maternità, alcune delle quali ancora in attesa del bambino, altre che hanno già partorito. Al punto 4 si legge infatti che «il personale assente, al momento del cambio di appalto per evento sospens

Omofobia: legge affossata. E l'Italia resta indietro...

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Con 293 sì, 250 no e 21 astenuti , ieri la Camera ha fermato per la seconda volta la legge contro l'omofobia .   I voti del Pdl, Udc e Lega sono stati determinanti  a far passare le pregiudiziali di costituzionalità della norma proposta .  Una pagina molto brutta per la democrazia italiana anche perché, come ha ricordato Paola Concia , prima firmataria del disegno di legge “oggi la maggior parte del Parlamento ha scelto di stare dalla parte dei violenti e non delle vittime delle violenze e delle discriminazioni". L'approvazione delle pregiudiziali ha bloccato il progetto che voleva introdurre l'aggravante di omofobia nei reati penali, a favore del quale era intervenuto in Aula Dario Franceschini. "E' una vergogna, una delle pagine più brutte e spero che non passi inosservata". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha commentato il voto di Montecitorio. "Hanno tirato fuori un argomento inaccettabile contro una norma che combatt

Lo sceriffo colpisce ancora

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Si è già discusso molto, anche sui giornali locali, della nuova ordinanza del nostro Sindaco sceriffo, questa volta sui criteri per ottenere la residenza nella nostra città. Un' ordinanza molto lunga e complessa da leggere, che richiama i nuovi poteri recentemente affidati dal Governo ai Sindaci; un'ordinanza a tratti anche comica, se non fosse drammatica per gli effetti che produce. Mentre facciamo i nostri complimenti al Sindaco per questa ordinanza, notiamo come si sia fatto un altro passo per chiudere le porte della nostra città, la città dei Magi . C'è in atto una gara preoccupante tra i Sindaci del centrodestra a chi discrimina di più; pensiamo solo al recentissimo caso di Goito, dove le porte dell'asilo pubblico si aprono solo per chi accetta i valori cristiani. Valori evidentemente calpestati nei fatti da coloro che si professano difensori dei crocefissi, delle nostre tradizioni, del Vangelo etc. Vogliamo segnalarvi, per concludere, una interessante iniziativ