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Il PD in prima fila per la riduzione dei costi della politica

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Sarà un ordine del giorno al bilancio interno di Montecitorio quello che il PD presenterà per i primi di luglio per abolire la pensione vitalizia dei parlamentari eletti a partire dalla prossima legislatura. Il testo , che avrà come primo firmatario il segretario Pier Luigi Bersani , mira ad equiparare i costi della politica italiana con quelli europei e tagliare molti dei 125 milioni che rappresentano il bilancio che è stato predisposto dai deputati questori per questo anno. Una proposta che, senza concedere nulla all’antipolitica,  propone una maggiore sobrietà per la politica italiana. Anche il gruppo del PD in Consiglio regionale lavora allo stesso tema e , un anno dopo la presentazione di un ordine del giorno all’assestamento di bilancio per l’abolizione del vitalizio e per la riduzione dell’indennità di fine mandato dei consiglieri regionali,  ha presentato una proposta di legge per sfidare il centrodestra a cambiare la legislazione regionale in merito . È un’iniziativ

I costi della politica... e il secondo comma

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Il Corriere della Sera ha pubblicato ieri ( qui ) una bozza di proposta di legge attribuita al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. La proposta consta di sette articoli e spiega col suo titolo di cosa si occupa: “Costi della politica” . Una serie di misure volte a contenere o eliminare del tutto alcuni dei privilegi di cui sono titolari i politici italiani. Sul testo, però, non ci sono ancora conferme ufficiali: mancano alcune percentuali, non sappiamo se Tremonti lo proporrà al Governo, non sappiamo se il Governo deciderà di fare proprio questo testo in Consiglio dei ministri e non sappiamo se e quando sarà approvato. Il Post riporta oggi ( qui ) i punti principali del testo , mentre Massimo Gramellini , su La Stampa , con la consueta arguzia e ironia si sofferma ( qui ) sui "secondi commi" della proposta. Quelli che, in sostanza, fanno salvi i privilegi per chi governa oggi.