Scuola: più autonomia. Bisogni universali, risposte differenziate. E più comunità.
Qual'è il cuore del provvedimento? Dare risposte differenziate a bisogni universali. I bambini, i ragazzi sono tutti diversi. Una scuola che sia davvero ascensore sociale, che non sia preda del nozionismo, che non sia un luogo dell'omologazione è una scuola che prevede risposte diverse per persone diverse, a ciascuno secondo il suo bisogno e da ciascuno secondo le sue capacità. Questa è la scuola dell'autonomia , dove orari, materie, metodi si differenziano, dove raggiungere un obiettivo universale di crescita umana e personale, valorizzando i talenti dei ragazzi a partire dalle capacità dei docenti. Per fare questo il provvedimento mette risorse, per la prima volta dopo decenni. Risorse materiali, risorse umane, risorse procedurali. Slega i lacci e i lacciuoli della burocrazia, costruisce una scuola più del territorio e meno del Ministero. E investe 3 miliardi sulla scuola, 200 milioni per la valorizzazione dei docenti e 5 miliardi per edilizia scolastica.