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Non solo calcioscommesse

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In queste settimane segnate dalle polemiche sul calcioscommesse, pochi quotidiani hanno raccontato invece una storia diversa, accaduta a Nuoro. Circa un mese fa , lo scorso 2 maggio, Giuseppe Gambaiani, portiere della squadra di calcio del Tuttavista (di Galtellì, in provincia di Nuoro), ha ammesso all’arbitro che , su un tiro della squadra avversaria, la palla aveva superato la linea di porta di circa mezzo metro . Un classico caso di “gol fantasma”. L’arbitro ha dato il gol dopo l’ammissione del portiere e a causa di quella rete il Tuttavista è retrocesso in terza categoria (anche se al momento del gol mancava ancora mezz’ora alla fine della partita, c’erano ancora speranze di cambiare il risultato). Una scelta che ha fatto molto discutere , e che ha anche provocato un'ipotesi di soluzione, avanzata dalla Federazione. Qui , dalla Stampa, la storia completa.

L'importante è fare soldi. A costo di gettare una carriera al vento

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C'era un contatto tra l'associazione mafiosa asiatica e la camorra,  una sorta dj joint venture che permetteva di scommettere via Internet sui bookmakers di Singapore e di incassare la scommessa in Italia. Un accordo commerciale ed economico che probabilmente si concretizzava anche nello scambio di informazioni sulle partite truccate. E' quanto riporta il quotidiano La Repubblica . L'operazione, coordinata dalla procura di Cremona, costituisce la seconda tranche dell'inchiesta "Last bet" che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori. Sotto inchiesta anche tre partite di serie A . La procura sportiva è già al lavoro. Su ogni partita investiti 1,5 milioni di euro Nell'inchiesta sono entrate infatti ufficialmente quattro nuove partite di serie A, a confermare come il campionato fosse al servizio di un'associazione internazionale a delinquere che, per usare le parole del gip Gu