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Visualizzazione dei post con l'etichetta bavaglio

Per la libertà della rete

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Oggi alla Domus Talenti di Roma, dalle 17.30 alle 21.00, ci sarà la Notte della Rete , una mobilitazione di blogger, artisti, politici e esponenti del mondo della cultura. Obiettivo: far arrivare all'autorità di garanzia per le comunicazioni un messaggio chiaro: rinunciare all'approvazione della "delibera ammazza-internet". Domani infatti inizierà la discussione su una delibera dell'autorità, che prevede l'introduzione di un meccanismo automatico di cancellazione, o di inibizione, per i siti sospettati di aver violato il diritto d'autore . A fronte di una denuncia, il gestore del sito avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Nel caso contrario, l'autorità potrebbe disporre un contraddittorio tra le parti da realizzarsi nell'arco di cinque giorni, al termine del quale procederebbe con la cancellazione del contenuto. E sotto la lente dell'autorità finirebbero tutti: blog personali, pagine private, testate online. Basterà un m

E' pronto il bavaglio del PDL

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Nei giorni in cui il premier e i suoi difensori d'ufficio occupano la televisione pubblica con videomessaggi, interviste compiacenti e programmazione schierata, il centrodestra presenta un atto di indirizzo sul pluralismo, che dovrà essere votato la prossima settimana. Cosa succederà con questo provvedimento lo ha spiegato ieri Repubblica . Il centrodestra si prepara a un'operazione più semplice e immediata: ripetere l'esperienza delle elezioni regionali. Allora, un regolamento della Vigilanza bloccò tutti i talk show un mese prima del voto. Adesso che un altro voto si avvicina, va bissata la censura. Cancellare le voci dell'informazione televisiva, sterilizzarle, ridurre i loro spazi e la loro libertà. Secondo Pierluigi Bersani , se i contenuti fossero poi approvati, ci troveremmo di fronte a una direttiva sul bavaglio.

Il massacro della libertà

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Al Senato passa il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Nel testo attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana. Ora la battaglia passa alla Camera Il Senato ha approvato ieri il ddl intercettazioni con 164 si, 25 no. I senatori del Pd hanno abbandonato l' Aula di palazzo Madama per non partecipare a quello che il presidente Anna Finocchiaro ha definito "un voto di fiducia che manca di legittimità" . La battaglia non è ancora conclusa sebbene le intenzioni di questo governo fallimentare siano quelle di un passaggio lampo alla Camera. "Siamo ormai al trentesimo voto di fiducia, ma questo – ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - è particolare perché riguarda una materia delicatissima . Il governo sta facendo un passo molto grave e serio: ha messo la fiducia in modo improprio e irrituale su un provvedimento che riguarda temi dell