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Giovani: la generazione esclusa

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La «generazione esclusa» è quella dei giovani scoraggiati, di quel 40% di trentenni che vive ancora con i genitori , di quegli esordienti che si affacciano sul mercato del lavoro e che, nel 55% dei casi , si vedono offrire soltanto un impiego in qualche modo precario . Il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni (uno dei candidati più quotati per la successione al governatore Mario Draghi) si è presentato sabato con un documento giudicato «sorprendente» e «innovativo» dalla platea dei giovani imprenditori riuniti nel convegno di Santa Margherita Ligure. La crisi ha colpito con asprezza nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni, specie in Italia, con la riduzione del 13,2% dell’occupazione, contro il -2,7% in Francia e il -3,1% in Germania. Ma, talvolta, anche i numeri hanno un colore, uno stato d’animo . Quelli di Saccomanni restituiscono l’immagine di «una popolazione che invecchia, di giovani generazioni spesso scoraggiate». L’Italia è indietro, per co

La scomparsa del ceto medio

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Un paese sviluppato ma con gravi disuguaglianze, dove il 45% della ricchezza italiana è in mano al 10% delle famiglie. E' questa la fotografia dell'Italia 2010 fatta da Bankitalia . Un paese che si allontana dai modelli europei come Francia e Germania, dove le ricchezze sono ridistribuite, per allinearsi al modello anglosassone dove lo stimolo alla crescita è dato dalle leve sulle disuguaglianze. Nonostante l'Italia faccia parte dell'Europa, sembra non voler perseguire quei modelli virtuosi di welfare, di stato sociale, dei paesi scandinavi e neanche quelli in misura minore attuati, come detto in precedenza, da Germania e Francia, dove le ricchezze sono ridistribuite e l'economia cresce facendo crescere tutti i cittadini. DoppiaM