Una comunità vitale, un partito da costruire
Dieci anni fa il PD nacque per dare una risposta alla crisi della democrazia italiana, unendo le due principali culture politiche repubblicane e aprendosi a tutte le nuove forme di passione civile. Dieci anni dopo, come sta il PD? Prova a spiegarcelo Andrea Romano A venticinque anni dalla fine della Prima repubblica l’Italia non è ancora riuscita a trovare un’autentica soluzione per la “questione del partito”, per le nuove forme che dovrebbe assumere la politica organizzata dopo la scomparsa dei partiti nati nel secondo dopoguerra. Non si tratta di un problema solo italiano, se guardiamo a quanto è accaduto di recente in Francia (che in poche settimane ha visto nascere – e vincere – un partito del tutto nuovo e deperire fin quasi alla scomparsa partiti nobili e autorevoli) o ancora prima in Grecia, Olanda, Spagna. Ma non c’è dubbio che in Italia la questione si sia posta in forma più radicale, con una lunga ondata di antipolitica che ha modificato in profondità il paesaggio del