Non guardate al domani, ma al dopodomani
Quest'oggi ricorre il 35° anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, tra gli artefici più convinti del compromesso storico , da parte delle Brigate Rosse dopo 55 giorni di prigionia. Per ricordarlo vi proponiamo una riflessione di Pierluigi Castagnetti per il quotidiano online Europa Siamo soliti, ormai da 35 anni, ricordare Aldo Moro in due date, il 16 marzo giorno della sua cattura e dell’assassinio dei cinque uomini di scorta, e il 9 maggio giorno del suo sacrificio. In mezzo cinquantacinque lunghi giorni di prigionia in una cella lunga tre metri e larga uno. Mi chiedo perché, almeno per gli uomini della mia generazione, continui la necessità di farne memoria. Penso che la ragione si trovi tutta nel presente. In una delle 97 struggenti lettere dalla prigionia che conosciamo vi è una drammatica promessa da molti vissuta come una maledizione: «Io risarò ancora come un punto irriducibile di contestazione e di alternativa». Contestazione e alternativa. Quante volte nei momenti