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PdL e Lega litigano su tutto. Ma non sulle poltrone da spartirsi

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"Mi assumo tutta la responsabilità di quello che dico e spero di essere smentito subito dalla RAI e dalle persone coinvolte: è stata raggiunta questa notte un'intesa tra la Lega e il Pdl, che poi qui fanno finta di litigare , per procedere nella prossima seduta del CdA, costi quel che costi, a nominare per un anno ulteriormente l'attuale direttore del Tg1 Maccari, già in pensione, e a nominare un direttore della Lega che si chiama Casarin alla Tgr, con due condirettori del centro destra....". Così, qualche giorno fa, Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, aveva anticipato l'accordo tra PdL e Lega per spartirsi le nomine Rai. Quell'anticipazione non solo non è stata smentita, ma è diventata certezza , perchè così intende procedere il direttore generale della RAI, Lorenza Lei (a sua volta fortemente voluta da Berlusconi). Buttati fuori dal governo e dai vertici europei per manifesta incapacità, i partiti della vecchia maggioranza continuano dunque

Meglio il TG4

che il TG1 . DoppiaM

La curva ultrà

del governo. Parliamo del TG1. Polemica sul Tg1. E sul caso Cosentino si è scatenata la polemica del Pd, che ha rilevato il silenzio del telegiornale della sera di Rai1. "Questa sera i telespettatori del telegiornale più importante del servizio pubblico hanno potuto sentire le voci del presidente del Consiglio, dei ministri Maroni, Alfano, Sacconi e Ronchi, del candidato alla presidenza del Piemonte Cota, ma non una sola voce del Pd", rileva Paolo Gentiloni. "Hanno saputo del 'complotto' pugliese ai danni di Berlusconi, dell'archiviazione dell'inchiesta a carico del ministro Prestigiacomo, ma non che la Cassazione ha confermato la legittimità della richiesta d'arresto per reati di camorra nei confronti del sottosegretario Nicola Cosentino". Rincara Vincenzo Vita, membro della commissione vigilanza Rai: "E' un obbrobrio assistere alla degenerazione del Tg1. Fu una grande testata, oggi è solo l'avamposto della curva ultrà del president