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''E' orgogliosa di essere lesbica? Anche i ladri lo sono''

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Ero indeciso se denunciare anche sul nostro blog l'ennesime dichiarazioni omofobe del "per niente onorevole" Scilipoti contro l'Onorevole (lei sì) del Partito Democratico, Anna Paola Concia. Sono giunto alla conclusione che non dobbiamo mai  sottovalutare questi attacchi e denunciarli con forza e fermezza. Ecco comunque i fatti. Ieri nel giorno della nuova iniziativa del movimento "Se non ora quando", come ci racconta il Corriere Della Sera , intervistato da Klaus Davi, il leader (sigh), del movimento di responsabilità (doppio sigh) ha dichiarato: «Paola Concia è orgogliosa di essere lesbica? Va bene, ma questo che significa? Anche una persona che si dichiara ladro si dice orgogliosa di esserlo,  proprio perché si comporta in maniera diversa da tutti gli altri.  Due donne che stanno insieme  non possono essere paragonate a una famiglia». Massima solidarietà per le offese di una persona che di onorevole non ha nulla. DoppiaM

Le proposte alternative ci sono!

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"Sapete solo dire di NO". "Proposte, non proteste!". "Ma voi come la pensate su...". "Dite quello che fanno di buono". "Smettetela di lamentarvi e fate qualcosa anche voi". Sono affermazioni ormai sentite mille e mille volte, a livello nazionale, ma anche a livello locale . Sono le affermazioni di chi rimprovera all'opposizione la volontà solo di contestare , di non riconoscere che ci sono cose buone in quello che fa la maggioranza, di lamentarsi senza avanzare proposte. Quasi sempre, queste sono affermazioni che non rispecchiano la realtà. Le proposte alternative ci sono, non c'è mai la sola protesta . Quello che manca è la capacità dell'interlocutore di maggioranza di raccogliere queste proposte. Facciamo un esempio rispetto alla manovra, approvata ieri sera con la fiducia. Un solo esempio può bastare , perchè chi avesse voglia di leggersi tutte le proposte alternative formulate dal PD , che avrebbero mantenuto i

I responsabili

L'onorevole, ospite alla trasmissione di Rai Tre , si infuria col conduttore Edoardo Camurri .   "Lei è un mascalzone'' e inarrestabile urla a ripetizione "Lei si deve vergognare! Lei si deve vergognare!" costringendo Camurri a chiudergli il microfono. Lo scontro riguardava una conferenza sulla medicina alternativa che il deputato, noto per l'impegno sull'argomento, ha organizzato alla Camera. DoppiaM