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Ilva di Taranto, le cifre di una tragedia

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Si attendeva una bufera, è arrivato un ciclone. Scrive così, oggi, La Stampa, nel commentare le 101 pagine del Rapporto Sentieri, commissionato dall’Istituto superiore di Sanità e relative agli effetti dell'inquinamento dell'Ilva sulla popolazione di Taranto, presentate ieri dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi. Il rapporto si riferisce al periodo 2003-2009, e le cifre sono da brividi : +14% di mortalità per gli uomini e +8% per le donne per tutte le cause rispetto alla media in Puglia. Per gli uomini +14% per tutti i tumori, +14% per le malattie circolatorie, +17% per quelle respiratorie, +33% per i tumori polmonari, +419% per i mesoteliomi pleurici. Per le donne invece, +13% per tutti i tumori, +4% per le malattie circolatorie, +30% per i tumori polmonari, +211% per il mesotelioma pleurico. E per i bambini si registra un incremento del 20% della mortalità nel primo anno di vita rispetto alla media pugliese, che diventa 30-50% per la contrazione di malattie di

Casale ha detto NO

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Alla fine l’offerta del "diavolo" è stata rifiutata. La giunta comunale di Casale Monferrato ha detto no alla proposta del magnate Stephan Schmidheiny, imputato nel processo per le migliaia di casi di morti e malattie da amianto. No al risarcimento da 18,3 milioni di euro che il miliardario svizzero ha messo sul piatto , in cambio del ritiro della costituzione di parte civile e della rinuncia a qualsiasi azione legale in futuro. Ne avevamo già parlato e scritto qui . Casale è una città che ha pagato il tributo più alto alle malattie provocate dal minerale killer: 1.800 morti e 50 nuovi casi di mesotelioma ogni anno. Il 17 dicembre scorso il consiglio comunale aveva approvato l'atto di indirizzo che metteva la giunta nelle condizioni di accettare il maxi-risarcimento. Quella seduta, chiusa con 19 voti favorevoli e 11 contrari, era durata oltre sei ore ed era stata interrotta quattro volte per le proteste del pubblico. Proteste proseguite fino ai giorni scorsi: la