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È Obama la persona dell’anno

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Time ha scelto Barack Obama  come persona dell’anno nel 2012,  dopo averlo già fatto nel 2008.  Battuti Malala Yousafzai,   la 15enne pachistana che ha sfidato   i taleban, Morsi, Tim Cook (Apple)   e la fisica italiana Fabiola Gianotti Ce lo racconta La Stampa Il fascino dell’imperfezione: molto umana e comune, ma proprio per questo capace di ispirare le persone al sogno di migliorarsi. Forse sta qui la ragione che ha spinto Time a scegliere Barack Obama come persona dell’anno nel 2012, dopo averlo già fatto nel 2008.  « Era facile - ha detto il presidente al settimanale - pensare che il 2008 fosse l’anomalia. Io penso che il 2012 è stato l’indicazione che no, questa non è un’anomalia. Abbiamo passato un periodo molto difficile. Gli americani sono giustamente frustrati per la lentezza del cambiamento, l’economia è ancora debole, e il presidente che abbiamo eletto è imperfetto. Eppure, nonostante tutto ciò, questo è quanto vogliamo essere. Ed è una buona cosa ». 

La rabbia del mondo per l'aggressione a Malala

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Le hanno sparato qualche giorno fa, appena uscita di scuola. L'hanno colpita con almeno sei colpi di pistola. Malala Yousafzai, quattordici anni appena, è uno dei simboli dei diritti delle donne, e delle bambine, nel Pakistan delle aree tribali, dominato ancora dai taleban e da leggi ancestrali. Era diventata famosa nel 2009, quando aveva aperto un blog , sul sito della Bbc in lingua urdu, sulla condizione delle bambin e nello Swat, allora sotto la piena offensiva dei taleban, che facevano chiudere una scuola dopo l’altra, e distruggevano quelle che si opponevano. Lo scorso anno aveva ottenuto il primo premio nazionale per la pace dal governo di Islamabad ed è stata segnalata per l’International Children’s Peace Prize dal gruppo KidsRights Foundation. L’attacco è stato rivendicato dal Movimento dei talebani del Pakistan (Ttp), alleati di Al Qaeda. “E’ una ragazza dalla mentalità occidentale che passa il tempo a denunciarci. Chiunque criticherà i talebani subirà la stess