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"E' il momento delle scuse"

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Dopo undici anni, questo è il momento delle scuse. Antonio Manganelli, capo della Polizia, ha commentato così, ieri, la sentenza di condanna per i fatti accaduti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. "Scuse dovute soprattutto ai cittadini che hanno subito danni. E anche a quelli che, avendo fiducia nella Polizia, l'hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza". Le parole del capo della Polizia sono arrivate all'indomani del verdetto della Cassazione, che ha confermato le condanne d'appello per falso nei confronti della catena di comando all'epoca del G8 di Genova, causando come effetto collaterale l'azzeramento degli attuali vertici dell'anticrimine, che dovranno lasciare i loro incarichi ed essere sostituiti. E dopo le scuse, è arrivato un impegno : "Assicurare al Paese democrazia, serenità e trasparenza dell'operato delle forze dell'ordine, gara

La ferita

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Era il 2001. Precisamente luglio; da giovedì 19 a domenica 22. Iniziavo in quegli anni ad interessarmi di "politica". Durante quell'estate mi incuriosiva ciò che stava accadendo a Genova. Il G8 stava dando un’occasione storica affinché diversi movimenti si riunissero, per provare qualcosa di nuovo che da molto (dal movimento della Pantera?) si muovevano in ordine sparso. Come definirli? soggetto politico? tute bianche più no global più centri sociali? Comunque non divaghiamo, anche perchè le definizioni purtroppo tendono ad ingabbiare e impoverire. Dicevo, quello che allora mi incuriosiva erano questi soggetti che mettevano al centro dell'attenzione della scena pubblica l'impegno per i temi dell’immigrazione e della precarietà. Sappiamo poi a Genova cosa è successo. Quell'esperienza da allora non si ripeterà più. Chissà cosa sarebbe successo senza la ferita mortale di Genova. Chissà se quel movimento sarebbe sopravvissuto alle pulsioni violente...