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Fiaccolata di Solidarità con i lavoratori CANDY

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La lotta dei lavoratori Candy per difendere il proprio posto di lavoro continua ancora e non si ferma: domani 12 novembre dalle ore 17.30,  davanti  ai cancelli della CANDY , partirà una  fiaccolata di solidarietà  con i  lavoratori Candy  che stanno lottando per difendere i loro posti di lavoro contro la decisione dell'azienda di voler de-localizzare la propria produzione in altri suoi siti fuori Italia. PARTECIPIAMO NUMEROSI, sosteniamo la difesa di questa attività produttiva storica per il nostro Territorio. Grazie Carlo Livorno PD Brugherio

Candy. Un'intesa entro la fine di settembre

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Un contrato di solidarietà che possa soddisfare le esigenze occupazionali per la Candy di Brugheria e di Bessel a Santa Maria Hoè. Questa la proposta che il coordinamento sindacale del gruppo Candy Hoover Group vuole mettere sul piatto della trattativa da proporre al ministero del lavoro, come risultato della riunione tenuta lo scorso venerdi. Una trattativa che, secondo le aspettative si dovrà chiudere entro il mese di Settembre, e che ha raccolto la disponibilità della stessa azienda, ponendo la condizione di attivare il contratto di solidarietà per primo a Brugherio, contestualmente all’assunzione dei dipendenti Bessel prevista dall’intesa del luglio 2011, e di prevedere l’integrazione in tali contratti di un ulteriore gruppo di dipendenti Bessel. L'intesa dovrà avvenire entro la fine di questo mese. via Fiom-Cgil Lombardia

Mirafiori: Fassina, “Accordo regressivo, servono regole per la democrazia sindacale”

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“L'accordo separato su Mirafiori, dopo quello di Pomigliano, non può essere giudicato un successo da nessuno. E’ un accordo regressivo .” Lo afferma Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd. “Innanzitutto , - prosegue Fassina – è frutto di una drammatica asimmetria nei rapporti di forza tra capitale finanziario libero nella dimensione globale e lavoro prigioniero della dimensione locale. Ma, è anche frutto di regole della rappresentanza inadeguate e di inadeguate regole della democrazia nei luoghi di lavoro. L’accordo, di fatto, apre allo smantellamento del contratto nazionale, alla negazione della democrazia sindacale, alla concorrenza al ribasso sulle condizioni del lavoro.” “Per ricondurre le newco Fiat al perimetro interconfederale e del contratto nazionale – continua Fassina – ed evitare una deriva perdente per tutti, di fronte ad un governo impegnato a far regredire i diritti dei lavoratori, i livelli di rappresentanza confederali dovrebbero al più presto