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Il nuovo Ministro degli Esteri dell'UE

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Sabato l'assegnazione delle nomine dell'Unione Europea hanno sancito la scelta di Federica Mogherini ad al to rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, il cosiddetto “Ministro degli Esteri” dell’UE.   Una nomina controversa per quella che veniva definita l'inesperienza della Mogherini in ambito internazionale e per una presunta indulgenza verso la Russia, guidata dagli interessi economici Italiani in quel paese, in un periodo di grande tensione per le note vicende in Ucraina. Oggi in un'ampia intervista sul Corrier e la stessa Mogherini fa il punto sugli impegni che il nuovo ruolo prevede:   «Il compito dell`Alto Rappresentante per la Politica estera è quello di indicare ai partner alcune linee strategiche e su quella base cercare un consenso europeo, che dia alla Ue la forza per giocare un ruolo influente nel mondo. Credo ci sia un grande spazio per l`Europa in politica estera: mai come adesso tutte le sfide cruciali per la stabilità globale

Iraq dieci anni dopo. Ricordo di un brutto ricordo

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9 aprile 2003: l'abbattimento della statua di Saddam Hussein a Baghdad segna la fine del regime Dieci anni fa questi erano  giorni che precedevano una guerra. Fallite le ultime mediazioni, spazzata via la diplomazia, la Casa Bianca di George W. Bush aveva dato l’ordine d’attacco, mascherato dietro l’apparenza di un ultimatum che Saddam Hussein non avrebbe rispettato. La parola passava alle armi, alla guerra super tecnologica che il Pentagono preparava da tempo Lo racconta Federica Mogherini  per il quotidiano online Europa. Dieci anni fa si apriva una delle pagine più brutte della politica internazionale, la guerra in Iraq. Una guerra sbagliata, sotto tutti i punti di vista: politico, perché rompeva il consenso che gli attentati dell’11 settembre avevano creato attorno agli Stati Uniti dividendo drammaticamente la comunità internazionale e distogliendola dalle vere priorità comuni globali; giuridico, perché faceva carta straccia del pur fragile assetto di d