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Primo Maggio, la festa del lavoro che non c'è

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La giornata del lavoro. Un primo maggio che quest'anno non riesce a essere una festa, ma l'appello di un impegno da rinnovare.  "Purtroppo, oggi, c'è da pensare anche al lavoro che non c'è, al lavoro cercato inutilmente, al lavoro a rischio e precario. Abbiamo il dovere politico e morale di concentrarci su questi problemi", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , in un messaggio inviato al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al presidente della federazione maestri del Lavoro d'Italia, ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, e a quanti celebrano la ricorrenza. Lavoro che non c'è. L'altra faccia della medaglia però è il lavoro nero. Il quotidiano La Repubblica nel giorno della festa del lavoro vi dedica uno speciale dove ci racconta che sono 3 milioni gli italiani senza contratto. Muratori, camerieri, braccianti. Ma anche assicuratori, insegnanti, benzinai. Sono solo alcune delle tante facce del lavoro