I tentacoli della 'ndrangheta in Brianza
Lo racconta Dario Crippa per il quotidiano "Il Giorno": «È UN’INDAGINE che mette a nudo una verità inquietante: l’aggressione di formazioni criminali che vengono dal sud a riciclare denaro sporco procurato con affari illeciti e lo reinvestono in questo territorio... la Brianza è una terra ricca aggredita da una criminalità silenziosa, insinuante ed estremamente pericolosa». Riavvolgiamo il nastro: a parlare della Brianza come di una «lavanderia» di denaro sporco, il 17 settembre del 2008, era uno che la sapeva lunga, l’allora procuratore capo di Monza Antonio Pizzi. E le sue parole tornano in mente in questi giorni, dopo che si è appreso che una grossa inchiesta, condotta dai carabinieri di Monza, avrebbe scoperchiato un verminaio che avrebbe consentito a esponenti della camorra di insinuarsi nella vita economica e socio-politica della città. Ancora pochi giorni fa, la Guardia di Finanza è entrata in Municipio per visionare alcuni appalti pubblici sospetti gestiti fin