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Cosa fa l'assessore? La parola a Miriam Perego

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Miriam Perego è assessore alle politiche sociali ; segue i servizi sociali, gli asili nido, il volontariato e le pari opportunità. Sposata da dieci e mamma di Davide, ha collaborato e collabora  con il Dipartimento di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, a progetti, programmi di ricerca, moduli di esame e corsi finanziati dal Ministero delle Pari Opportunità.   Le abbiamo chiesto di raccontarci come è andata questi primi mesi, questa estate, da assessore. "Dal mio insediamento ad oggi, come Assessore alle Politiche Sociali, ho preso visione delle situazioni familiari critiche, incontrando singolarmente i cittadini ; ho conosciuto realtà molto difficili perché anche Brugherio non è esente dalla crisi socio-economica che attanaglia l’Italia." Ma anche in un assessorato difficile come il suo, nel quale si entra a contatto con il volto più duro della crisi, non sono mancati momenti piacevoli: "Ho avut

All'Edilnord confermato lo spazio per l'asilo nido

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Il Comune ha avviato la procedura per la scelta del concessionario dello spazio all'Edilnord destinato ad asilo nido. Dopo la prima scelta del settembre 2009, riconfermata per il successivo biennio, prosegue quindi l'idea di concedere lo spazio all'interno dell'Edilnord ad asilo nido, in convenzione con il Comune . Il concessionario dovrà quindi essere accreditato per poter gestire il servizio a favore della prima infanzia. A fronte dell'utilizzo degli spazi comunali, cederà al Comune 6 posti in convenzione, di cui n. 5 a tempo pieno e n.1 part-time a titolo gratuito, da assegnare a bambini provenienti dalle graduatorie comunali. Ancora: il Comune manterrà a proprio carico la manutenzione straordinaria dei locali e dell’area verde circostante, mentre il concessionario sarà tenuto alla manutenzione ordinaria dell’immobile e dell’area verde circostante e al pagamento delle spese relative, la voltura delle bollette e il pagamento delle spese di elettricità, r

Cittadinanzattiva: indagine 2012 sugli asili comunali

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Trecentodue euro al mese per mantenere un bambino al nido comunale. Sempre che ci si riesca, visto che un piccolo su quattro non riesce ad entrare per carenza di posti. Considerando poi almeno 10 mesi di utilizzo del servizio, la spesa annua di una famiglia arriva a più di 3mila euro. Tanto costa mediamente in Italia mandare i figli all’asilo nido comunale, fra difficoltà di accesso e disparità economiche tra aree del Paese difficili da giustificare. E' quanto emerge dall'indagine di Cittadinanzattiva (a cui il quotidiano La Repubblica dedica uno speciale) che ha fotografato la situazione degli asili nido del nostro paese. L’analisi ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2010/11 e 2011/12) delle amministrazioni comunali interessate all'indagine (tutti i capoluoghi di provincia

Nidi, crescono i posti. Ma l'Italia è ancora a due velocità

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Sono 258.413 nel 2011 (+17%). Più contenuta la crescita dei servizi integrativi. Resta ampia la forbice Nord-Sud: accesso ''discriminato'' dall'area geografica di residenza. E' quanto emerso dal Rapporto sul Piano di Sviluppo presentato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Ce lo racconta in un approfondimento il sito del  Partito Democratico . Crescono negli ultimi quattro anni i servizi educativi per l’infanzia in Italia: se nel 2008 i posti disponibili erano 231.978, al 31 dicembre del 2011 i posti sono 287.364, con una percentuale di copertura che passa dal 16,2% al 18,9%. È quanto emerge dal Rapporto sul Piano di sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia presentato il 26 settembre a Roma presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri nel corso del convegno “Nidi e servizi per l’infanzia” organizzato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia. Secondo il rapporto, realizzato a cura dell’Isti