I risultati e i commenti dei protagonisti sulla consultazione regionale

Tratto da www.blogdem.it/pdlombardia

Sono 12.403 i votanti che ieri si sono recati negli oltre 500 seggi della Lombardia per dare la propria opinione sui temi delle autonomie locali. 1099 a Bergamo, 1120 a Brescia, 542 a Como, 821 a Cremona, 428 a Lecco, 810 a Lodi, 680 a Mantova, 4116 a Milano, 1046 a Monza, 837 a Pavia, 185 a Sondrio e 719 a Varese.
3267 persone hanno votato on line.
15.670 persone: grazie a tutti!


Sono state quindi oltre 15mila le persone che hanno partecipato alla consultazione. In particolare, dei 15.670 votanti, 12.403 si sono recati in uno dei quasi 600 seggi allestiti in tutta la Lombardia (il 90% dei circoli e dei gazebo è stato aperto dalle 9 alle 13 di domenica 1 marzo) e 3.267 hanno votato online su www.pdlatua.it. E la stragrande maggioranza, oltre il 92 per cento, si è espressa per l’abolizione delle Regioni a Statuto speciale. Mentre nelle province di Lodi, Monza e Varese è emersa con forza la volontà di aderire alla città metropolitana.
«Siamo molto soddisfatti della partecipazione. Per noi era la prima volta di una consultazione tematica e non di una primaria sulle candidature. Oltre 15mila votanti è un dato non scontato – dichiara il segretario del PD lombardoAlessandro Alfieri -. Anzi, se a Roma la manifestazione di Salvini fa gli stessi numeri, posso dire con orgoglio che la sperimentazione ha avuto successo. Per questo vogliamo rilanciarla: nei prossimi mesi chiameremo sempre più spesso i nostri iscritti ed elettori ad esprimersi su temi anche più sfidanti».
«Stiamo studiando nuove modalità per implementare e per informatizzare il nostro sistema di consultazione anche ai seggi – spiega Fabrizio Santantonio, responsabile organizzazione del PD Lombardo -. I numeri di questa consultazione ci dicono che siamo sulla buona strada, che le persone vogliono essere coinvolte, che vogliono incidere sulle decisioni del partito. Per questo, stiamo lavorando anche alla creazione dell’Albo degli elettori per regolamentare la partecipazione alle primarie. Conoscere in anticipo la platea degli elettori permetterà, infatti, di evitare polemiche e strumentalizzazioni».

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