Il 4 novembre e l'unità nazionale
Il 4 novembre 1918 con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di combattimenti, si concludeva quella che allora venne definita la "Grande Guerra".
Nella ricorrenza si celebra il "Giorno dell’Unità Nazionale" e la "Giornata delle Forze Armate", per ricordare la data in cui andò a compimento il processo di unificazione nazionale che, iniziato in epoca risorgimentale, aveva portato alla proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861.
Fu proprio durante la Prima Guerra Mondiale che gli italiani si trovarono per la prima volta fianco a fianco, legati indissolubilmente l'un l'altro sotto la stessa bandiera nella prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno.
Con il Regio decreto n. 1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale. La ricorrenza è arrivata fino ai tempi nostri, sopravvivendo a cambiamenti politico, sociali ed economici.
In occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti, le più alte cariche dello Stato si recano nei Luoghi della Memoria per rendere omaggio ai Caduti: dall’Altare della Patria a Roma, in cui riposa il Milite Ignoto, al Sacrario di Redipuglia dove sono custodite le spoglie di 100.000 Caduti nella guerra del '15 -'18, fino a Vittorio Veneto, dove si svolse l'ultimo confronto militare della Grande Guerra fra esercito italiano ed esercito austro-ungarico.
Il significato del ricordo della Grande Guerra non è quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma è quello di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta.
Dal sito del Ministero della Difesa