Ancora sul Forum... e non solo
Ieri ho cercato di raccontarvi l'esito del Forum sulla variante al PRG, sintetizzando al massimo gli interventi di presentazione degli assessori e del dirigente comunale, i successivi commenti dei cittadini e delle forze politiche e le risposte dell'amministrazione.
Vorrei completare la riflessione sul Forum con qualche considerazione più politica, e non solo legata alla cronaca della serata.
Ci sono alcuni aspetti da evidenziare, dopo una serata come quella di lunedì.
Il primo: l'assenza del Sindaco. Grave, dal mio punto di vista. Chi si riempie la bocca di partecipazione e di ascolto, deve poi esserci. Perchè un conto è il racconto di quanto è avvenuto, un conto è essere presenti, vedere in faccia le persone, coglierne gli umori e le sensibilità, rendersi conto di persona dell'impatto sulla città di un progetto del genere.
Il secondo: sorprendente la presentazione iniziale degli assessori. "Vogliamo onorare gli impegni presi con gli elettori di centrodestra, in attesa del piano di governo del territorio non vogliamo stare con le mani in mano".
Ora, se è certamente buona cosa onorare gli impegni del programma elettorale, come si fa, comunque, a non ricordarsi di essere amministratori di tutta la città, tutta, anche di chi ha votato altri candidati e altre forze politiche?
E poi, cosa vuol dire "non stare con le mani in mano?". Essere operativi voleva dire, secondo me, lavorare al piano di governo del territorio, cioè indicare in un atto pubblico e fondamentale il disegno della città che si vuole realizzare, i suoi servizi, le sue opportunità per i cittadini, le criticità da risolvere, le eccellenze da valorizzare. Meno Porta delle Torri e più governo del territorio, in una parola.
Terzo aspetto: difficile, per un cittadino poco informato, orientarsi ed intervenire, dopo una presentazione così piatta e anche poco concreta, con le cose non dette che superavano quelle dette. Se si vuole la partecipazione, si offra in concreto il modo di esercitarla.
Quarto: onorare gli impegni elettorali vuol dire onorarli tutti. Non vuol dire realizzare la Decathlon e invece cambiare il programma che si era proposto ai cittadini per l'area di Viale Lombardia.
Quinto: impegnarsi per favorire la partecipazione vuol dire raccogliere tutte le osservazioni avanzate e meditarci, non rispondere che per ora andranno avanti con l'approvazione (lo faranno entro la fine del mese di marzo, è sicuro) e poi riservarsi ad una fase successiva eventuali risposte alle osservazioni. Quando costruisci una scatola orienti necessariamente anche il contenuto di quello che potrai metterci dentro.
Sesto punto: bellissima l'osservazione del signor Turconi, che chiedeva all'amministrazione "per cosa volete essere ricordati?". Un progetto del genere cambia per sempre il volto di una città, sicuramente oltre il mandato del Sindaco Ronchi. Come si può agire di fretta, allora?
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma mi fermo qui. Solo un'ultima breve considerazione.
Qualcuno potrebbe accusarci di dire solo NO. Non è vero.
In consiglio comunale e pubblicamente abbiamo avanzato molte proposte, sostenuto le scelte dell'amministrazione, aggiunto il nostro voto a quello della maggioranza, incentivato intese su temi legati allo sviluppo della città.
Ma con altrettanta fermezza abbiamo detto e continueremo a dire no a quelle proposte e a un metodo di lavoro che distrugge il sistema di relazioni di questa città, la forma della convivenza, il profilo di Brugherio. Non saremo mai complici di scelte distruttive e sbagliate.
Una forza politica responsabile fa così: valuta ogni singola proposta.
Continueremo a farlo e a dire la nostra. Sulla Porta delle Torri e su ogni cosa che riguarda ogni singolo brugherese.
marco troiano
Vorrei completare la riflessione sul Forum con qualche considerazione più politica, e non solo legata alla cronaca della serata.
Ci sono alcuni aspetti da evidenziare, dopo una serata come quella di lunedì.
Il primo: l'assenza del Sindaco. Grave, dal mio punto di vista. Chi si riempie la bocca di partecipazione e di ascolto, deve poi esserci. Perchè un conto è il racconto di quanto è avvenuto, un conto è essere presenti, vedere in faccia le persone, coglierne gli umori e le sensibilità, rendersi conto di persona dell'impatto sulla città di un progetto del genere.
Il secondo: sorprendente la presentazione iniziale degli assessori. "Vogliamo onorare gli impegni presi con gli elettori di centrodestra, in attesa del piano di governo del territorio non vogliamo stare con le mani in mano".
Ora, se è certamente buona cosa onorare gli impegni del programma elettorale, come si fa, comunque, a non ricordarsi di essere amministratori di tutta la città, tutta, anche di chi ha votato altri candidati e altre forze politiche?
E poi, cosa vuol dire "non stare con le mani in mano?". Essere operativi voleva dire, secondo me, lavorare al piano di governo del territorio, cioè indicare in un atto pubblico e fondamentale il disegno della città che si vuole realizzare, i suoi servizi, le sue opportunità per i cittadini, le criticità da risolvere, le eccellenze da valorizzare. Meno Porta delle Torri e più governo del territorio, in una parola.
Terzo aspetto: difficile, per un cittadino poco informato, orientarsi ed intervenire, dopo una presentazione così piatta e anche poco concreta, con le cose non dette che superavano quelle dette. Se si vuole la partecipazione, si offra in concreto il modo di esercitarla.
Quarto: onorare gli impegni elettorali vuol dire onorarli tutti. Non vuol dire realizzare la Decathlon e invece cambiare il programma che si era proposto ai cittadini per l'area di Viale Lombardia.
Quinto: impegnarsi per favorire la partecipazione vuol dire raccogliere tutte le osservazioni avanzate e meditarci, non rispondere che per ora andranno avanti con l'approvazione (lo faranno entro la fine del mese di marzo, è sicuro) e poi riservarsi ad una fase successiva eventuali risposte alle osservazioni. Quando costruisci una scatola orienti necessariamente anche il contenuto di quello che potrai metterci dentro.
Sesto punto: bellissima l'osservazione del signor Turconi, che chiedeva all'amministrazione "per cosa volete essere ricordati?". Un progetto del genere cambia per sempre il volto di una città, sicuramente oltre il mandato del Sindaco Ronchi. Come si può agire di fretta, allora?
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma mi fermo qui. Solo un'ultima breve considerazione.
Qualcuno potrebbe accusarci di dire solo NO. Non è vero.
In consiglio comunale e pubblicamente abbiamo avanzato molte proposte, sostenuto le scelte dell'amministrazione, aggiunto il nostro voto a quello della maggioranza, incentivato intese su temi legati allo sviluppo della città.
Ma con altrettanta fermezza abbiamo detto e continueremo a dire no a quelle proposte e a un metodo di lavoro che distrugge il sistema di relazioni di questa città, la forma della convivenza, il profilo di Brugherio. Non saremo mai complici di scelte distruttive e sbagliate.
Una forza politica responsabile fa così: valuta ogni singola proposta.
Continueremo a farlo e a dire la nostra. Sulla Porta delle Torri e su ogni cosa che riguarda ogni singolo brugherese.
marco troiano