Il popolo della non libertà

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Ieri l'aula della Camera ha approvato il ddl sul biotestamento. I sì sono stati 278, i no 205, 7 gli astenuti.

La Camera ha licenziato una formulazione che esclude la sospensione di alimentazione e idratazione artificiali, salvo casi eccezionali di non assorbimento da parte dei malati terminali e circoscrive l'applicazione delle Dat ai malati in stato vegetativo per i quali è stata «accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale».

Se l'argomento non fosse così serio "ce la si potrebbe cavare con una battuta":

- il Parlamento ha sostanzialmente scritto una legge con cui si dice al medico che se il paziente è morto si possono sospendere le cure- .

Ahimè, invece,  l'argomento è estremamente complesso e delicato.
L'autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l'eutanasia. Nessuno, né lo Stato né un medico può disporre della salute di un cittadino.

Quello approvato dal Parlamento è un atto «incostituzionale» , che «va nella direzione opposta di quella in cui dovrebbe andare, secondo i principi di diritto della nostra Costituzione» afferma Beppino Englaro.

Il Senatore del partito Democratico,  nonché medico e chirurgo Ignazio Marino,  afferma che la legge sul testamento biologico è un’amara bugia poiché ne fa un pezzo di carta che senza valore.
«Questa legge», continua il senatore, «voluta per ragioni di basso tatticismo politico, toglie agli italiani il diritto di scegliere della propria vita.»

«Quando il testo sul testamento biologico passera' al Senato dobbiamo prepararci a raccogliere le firme per un referendum perche' bisogna dare il segno a questa politica che non puo' calpestare i diritti delle persone. Con questa legge si obbligano le persone, anche coloro che hanno indicato di non volere un tubo nell'intestino, a riceverlo per legge, e poi le indicazioni che ognuno lascera' non saranno vincolanti per il medico.»

«Il medico bastera' che documentera' in cartella per quale motivo la pensa diversamente dal paziente. Questo e' incivile e inaccettabile. Si e' arrivati addirittura ad inserire un articolo che dice che per applicare il testamento biologico bisogna accertare l'assenza di attivita' celebrali, in altre parole si dovrebbe scrivere in una legge che i medici quando una persona e' morta possono sospendere di curarla. E' davvero un bel risultato, dopo vent'anni di lavoro parlamentare.»

«I medici si troveranno in grande difficolta' perche' da un lato hanno il codice deontologico che dice che bisogna accompagnare il paziente secondo la sua indicazione, dall'altro una legge che dice se il paziente perde coscienza il medico e' obbligato ad inserirgli un tubo nell'intestino.»

DoppiaM

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