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C’è del buono nel PD, dice Michele Salvati

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Walter Veltroni, primo segretario del PD, con Paolo Gentiloni, oggi presidente del Consiglio e nel 2007 ministro delle Comunicazioni. (ANSA/DANILO SCHIAVELLA/i50 ) Il professor Michele Salvati, politologo, economista ed ex deputato (eletto con l’Ulivo alla fine degli anni Novanta) è stato intervistato sul Foglio per un bilancio dei primi dieci anni del Partito Democratico, progetto di cui Salvati fu il più riconosciuto ispiratore e teorizzatore. Dice Michele Salvati, ideologo del Pd, quel Pd nato dieci anni fa (era il quattordici ottobre del 2007), quel Pd di cui era stato il primo teorizzatore proprio sul Foglio (era il dieci aprile del 2003), insomma dice Salvati, economista e politologo, che il Pd ha di fronte a sé alcune sfide, alcuni problemi da risolvere e alcuni punti fermi. Il Pd in questi dieci anni è cambiato, così com’è cambiato il contesto.  Dunque è lecito porsi qualche domanda. Quanto si avvicina il Pd di oggi al disegno che aveva in testa Salvati quando te

Il pieno di cultura...

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Per prepararci ai prossimi giorni dove vedremo scaricata sui radical chic (chissà poi cosa vorrà dire di preciso) la responsabilità dell’aumento delle accise della benzina (disposta dal governo, ovviamente) proponiamo la lettura di un articolo di Matteo Orfini (responsabile cultura del PD) di analisi e proposte al neo ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, nominato due giorni fa. "La cultura ha un nuovo ministro e qualche risorsa in più. Tutto risolto? Non è così. I motivi di allarme sono parecchi. La prima preoccupazione che dovrebbe avere il ministro è per gli effetti di una odiosa tassa sulla benzina utilizzata per coprire il reintegro delle risorse. Non c’è in quella decisione solo la dimostrazione che al Tesoro teorizzano risparmi e promuovono sprechi. Per evitare l’ennesima tassa, sarebbe sufficiente cancellare il condono sulle quote latte. C’è qualcosa di più, tipico della Weltanschauung di Tremonti: rompere la solidarietà tra mondo della cultura e opinione p