L'anima dell'Italia è inquieta. L'Enews di Matteo Renzi.
Il terremoto più forte dai tempi dell'Irpinia, dal 1980, ha devastato il cuore della nostra Penisola. Non ci sono morti, stavolta. E questa notizia ci dà enorme sollievo. Ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l'identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene. Lo faremo perché noi - tutti noi - siamo l'Italia. Ma adesso la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni. E farlo è un'impresa difficilissima. Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall'epicentro potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone. Chi ha vissuto un grande spavento da lontano, può solo immaginare il terrore che ha attraversato persone che da due mesi con le scosse ci convivono quotidianamente. Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza. Ne parleremo anche oggi, nel consigli