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Visualizzazione dei post con l'etichetta censura

Riecco i nostri manifesti!

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Stamattina abbiamo riportato ( qui ) la notizia della copertura ABUSIVA, da parte della Lega, dei nostri manifesti, in spazi commerciali che abbiamo pagato, e che dovevano restare affissi fino al prossimo 9 novembre. In attesa delle scuse del Sindaco (che oggi abbiamo cercato più volte, finora senza successo) e del suo intervento per rimuovere tutti i manifesti ABUSIVI, abbiamo iniziato a farlo noi, per conto nostro, insieme alla decisione di procedere con una formale denuncia dell'accaduto ai Carabinieri. Qui alcune foto, che testimoniano come ci riprendiamo il nostro spazio comunicativo. i manifesti abusivi della Lega sopra i nostri i nostri manifesti iniziano a spuntare rieccoci!

Cara Lega, la verità ti fa male!!!

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Stamattina, percorrendo in auto le vie di Brugherio per andare al lavoro, abbiamo scoperto che in molte zone della città i nostri manifesti, preparati insieme alla Lista Chirico sono stati coperti ABUSIVAMENTE, da altri manifesti della Lega Nord. Attaccati in tutta fretta (alcuni storti, uno sopra l'altro), probabilmente di notte per non dare nell'occhio, la Lega ha così coperto i nostri manifesti. E' una vergogna, perchè l'affissione della Lega è ABUSIVA: noi abbiamo pagato gli spazi commerciali per l'affissione! Tra stampa e AIPA, ogni affissione ci costa poco meno di 400 euro. E i manifesti dovevano restare esposti ancora per una settimana. E' una vergogna, perchè la Lega ha così impedito ad una forza politica di potersi esprimere liberamente, violando tutte le regole di confronto politico, le regole democratiche, ed instaurando una sorta di censura. La verità è che... la verità fa male! Il nostro manifesto dice cose che non possono essere smenti

La libertà di stampa. E una domanda di troppo

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Mimmo Candito è un giornalista del quotidiano La Stampa . Venerdì scorso ha seguito il viaggio in Libia del Ministro degli Esteri, Franco Frattini . Durante la conferenza stampa finale, presenti Frattini e il Premier del Governo provvisorio libico, Jibril, Mimmo Candito ha "osato" fare una domanda a Frattini, sul ruolo dell'Italia in Libia, visti i grandi rapporti di amicizia tra Berlusconi e Gheddafi (ricordate il baciamano , vero?). Frattini ha contestato la domanda, ha risposto arrampicandosi sui vetri, e la conferenza stampa è finita. Ma per Mimmo Candito quella domanda ha avuto un prezzo elevato : si è giocato il posto sull'aereo che avrebbe riportato la delegazione italiana (giornalisti compresi) in Italia. Mimmo Candito racconta sul sito della Stampa ( qui ) la sua disavventura. Tra libertà di stampa, silenzio complice degli altri giornali (a parte qualche rara eccezione), e l'incapacità di questo Governo di tollerare le domande dei giornalisti.

Ancora 48 ore

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A partire da oggi, la Camera riprende l’esame del disegno di legge Alfano sulle intercettazioni . Lo fa con grande urgenza, come se il problema dell’Italia non fosse l’economia, la crescita, il lavoro, ma la salvaguardia del Premier. Infatti l’approvazione dell’esame del disegno di legge Alfano sulle intercettazioni è diventata prioritaria per la maggioranza ed il governo; un’urgenza improrogabile, dopo la recente pubblicazione delle telefonate del Presidente del Consiglio legate al caso Tarantini. Il ddl ha avuto fino ad ora un iter parlamentare molto lungo, se ne parla almeno da un paio di anni, ma ci potrebbe essere un’accelerazione in questi giorni. Si dice addirittura che l’approvazione del testo sarà blindata con un voto di fiducia . Tra le tante norme controverse contenute nel disegno di legge non ci sono solamente le maggiori limitazioni e sanzioni per i giornalisti, ma anche un comma che continua a sopravvivere e che potrebbe interessare decine di migliaia di blog ital

Notiziario comunale: trova la differenza

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Ieri abbiamo scritto sul blog della censura verso Carlo Cifronti, operata in occasione della festa dei 40 anni del Notiziario comunale. Abbiamo anche scritto del taglio, sulla pubblicazione speciale dedicata al Notiziario, al contributo preparato da Pietro Panebianco. Oggi, come nei giochi della Settimana Enigmistica, vi invitiamo a "trovare la differenza", così vi rendete conto da soli di ciò che gli ideatori della pubblicazione hanno voluto tagliare . Qui il testo pubblicato: Questo il testo originale dell'articolo di Pietro Panebianco:

Notiziario comunale, festa con censura

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Si festeggiano, in questi giorni, i 40 anni del Notiziario comunale. Tra le iniziative previste, una mostra, inaugurata in biblioteca la scorsa settimana, e anche la pubblicazione di un libretto, che rievoca i 40 anni di informazione comunale a Brugherio. Ci ha profondamente deluso e indignato che nel libretto, che ospita i commenti di alcuni dei direttori del Notiziario e dei Sindaci del passato, non si sia avuta la sensibilità di ospitare un intervento di Carlo Cifronti. Carlo Cifronti è stato per 10 anni Sindaco di Brugherio e prima ancora per 5 anni ha fatto (gratis) il direttore del Notiziario. Ma come si fa a dimenticare, volutamente, il contributo di una persona che così tanto ha fatto per la città? Ancora, ci ha anche indignato sapere che il contributo di Pietro Panebianco , penultimo direttore del Notiziario, è stato tagliato qua e là, anche nel passaggio di ringraziamento a Carlo Cifronti. Durante il consiglio comunale di venerdì scorso abbiamo manifestato al Sindaco la nost

E' pronto il bavaglio del PDL

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Nei giorni in cui il premier e i suoi difensori d'ufficio occupano la televisione pubblica con videomessaggi, interviste compiacenti e programmazione schierata, il centrodestra presenta un atto di indirizzo sul pluralismo, che dovrà essere votato la prossima settimana. Cosa succederà con questo provvedimento lo ha spiegato ieri Repubblica . Il centrodestra si prepara a un'operazione più semplice e immediata: ripetere l'esperienza delle elezioni regionali. Allora, un regolamento della Vigilanza bloccò tutti i talk show un mese prima del voto. Adesso che un altro voto si avvicina, va bissata la censura. Cancellare le voci dell'informazione televisiva, sterilizzarle, ridurre i loro spazi e la loro libertà. Secondo Pierluigi Bersani , se i contenuti fossero poi approvati, ci troveremmo di fronte a una direttiva sul bavaglio.