«Una Scuola Pasolini per riconnettere politica e cultura» “Ri-unire cultura e politica: il 20 maggio al via la scuola Pd nel nome di Pasolini”.
Intervista a Massimo Recalcati di Francesco Cundari – l’Unità «La formazione politica non coincide con l’abilità di navigare su internet, né con il tecnicismo della buona, ordinata e necessaria amministrazione», dice Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore di successo, a proposito di quella scuola di politica che ha immaginato e a cui sta lavorando per il Partito democratico. Con un obiettivo ambizioso: «Bisogna reintrodurre la parola “desiderio” nella prassi politica, bisogna ridare valore all`orizzonte culturale, allo spessore critico del pensiero lungo, come dichiarava Berlinguer». Eppure, professore, da un certo punto di vista non è un controsenso una scuola di politica? La politica è qualcosa che si può insegnare? «Perché no? Esiste una tradizione delle scuole di partito nel nostro paese, per esempio nella storia del vecchio Pci. Il problema è casomai la loro estinzione in un tempo dove i partiti stessi rischiano di trasformarsi in puri comitati elettorali. È una mutazione