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Fra Mameli e l’Europa. L’enorme peso dell’illuminista Ciampi nella storia d’Italia

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Come talvolta accade ai grandissimi, solo col passare del tempo si capirà meglio quanto è gigantesco il tributo che l’Italia deve a Carlo Azeglio Ciampi. Probabilmente è il suo essere stato sempre un uomo schivo – diciamo pure: uno stile d’altri tempi – che non fece capire “in diretta” l’enormità del suo sforzo per salvare e rilanciare questo nostro Paese in una congiuntura economica, istituzionale, politica difficilissima. Uno sforzo durato molti anni: da quando divenne Governatore della Banca d’Italia, dal 1979 al 1993, poi presidente del Consiglio dal 28 aprile del 93 al 10 maggio del ’94 e poi Capo dello Stato dal maggio 1999 al 2006. Fra gli innumerevoli meriti della sua azioni soprattutto due vengono in mente oggi, nel giorno triste della sua scomparsa: la “restituzione” della dignità italiana, patriottica, agli italiani; e naturalmente l’incredibile sforzo per portare l’Italia nell’euro . Due capitoli che meriteranno interi volumi di studio e approfondimento, lavoro per le nuo...