In nome della pacificazione/1
Roma in questi giorni è tapezzata di croci celtiche . Nel manifesto sono fotografati militanti di estreme destra con il braccio teso, il saluto fascista. Questi manifesti costituiscono apologia del fascismo e violano la Costituzione. La giunta del sindaco Alemanno ricorda in questo modo una delle pagine tragiche degli anni di piombo, la vicenda di Acca Larenzia . Difficile parlare di quegli anni non avendoli vissuti; però si può analizzare un aspetto odierno: la manovra astuta del primo cittadino e dei suoi, che con la scusa di ricordare i militanti di destra, sdogana croci celtiche, braccia tese ed altri simboli fascisti. Quindi non un percorso di presa di coscienza e successiva condanna di quegli eventi, per ribadire ancora una volta il male assoluto del fascismo, ma invece elementi di continuità. Inoltre una cosa che ha sconvolto ancora di più il sottoscritto, da sempre antifascista, è stata la presenza della bandiera della decima mas a questa manifestazione. Un altro