3 euro e 95 centesimi per un'ora di lavoro


Le storie delle quattro operaie morte nel crollo della palazzina di via Roma, a Barletta, raccontano della miseria del mondo del lavoro nel 2011.

Lavoravano in nero, senza contratto, per poter vivere, anzi per «sopravvivere», per pagare il mutuo per la casa o per poter semplicemente fare benzina. In quel laboratorio di confezioni dove cucivano magliette e tute da ginnastica lavoravano dalle 8 alle 14 ore: dipendeva se arrivavano o meno buone commesse.

Prendevano 3 euro e 95 centesimi all’ora.

Matilde, Giovanna, Antonella, Tina erano giovani donne che si rimboccavano le maniche per avere qualche soldo in tasca e realizzare il sogno di una vita semplice e tranquilla.

Il Segretario del Pd Pierluigi Bersani ha commentato questa sciagura inaccettabile:

“Il crollo della palazzina a Barletta è una tragedia che lascia sgomenti. Esprimo il cordoglio mio del partito alle famiglie delle vittime. L’assenza di sicurezza, il lavoro in nero per pochi euro, i controlli che fanno acqua: troppe volte abbiamo dovuto assistere a tragedie come questa
Spetta naturalmente alla magistratura fare luce sulle responsabilità. Ma bisogna che il nostro Paese ritrovi il senso delle priorità. "

"La dignità del lavoro e la sicurezza sul lavoro
sono elementi ineliminabili di un Paese civile”.

DoppiaM

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