Suicidi e crisi. Una correlazione non così esatta.



Foto di Mauro Caruso

Una delle equazioni che viene propinata più frequentemente di questi tempi è quella per cui la crisi, nella sua drammaticità, abbia provocato un aumento del numero di suicidi. 

Dati usati in maniera più o meno strumentale, come fatto fino a pochi giorni fa anche Grillo, azzardando il paragone tra la crisi che strangola e una Mafia che a sua parere, si limiterebbe a chiedere il pizzo, dimenticando una storia di atrocità, che sarebbe inutile ed impossibile da elencare. 

Nei fatti, raccolti da Filippo Facci in un articolo che vi riproponiamo, non esiste una correlazione di questo tipo, ed anzi dovremmo guardarci bene dal cadere nelle semplificazioni populiste che certa stampa ci sottopone.

Dovremmo piuttosto guardare con maggiore attenzione a ciò che succede nelle carceri, dove il numero di suicidi tende ad aumentare di anno in anno, senza che nessuno ne parli a sufficienza.

Nella florida Germania si suicidano il doppio che in Italia, mentre nella disastrata Grecia poco più della metà: parliamo di tasso percentuale, ovviamente. In Giappone si ammazzano quasi quattro volte più che da noi, in Russia sei volte, mentre in Azerbaijan – terra di autoritarismi e corruzioni – non si ammazza quasi nessuno. In Italia nel prospero 1987 si toglievano la vita più di 4mila persone l’anno, mentre oggi, con la crisi, meno di 3mila. In Friuli i suicidi sono da sempre il quadruplo che in Campania, e la loro quasi totalità avviene tra domenica e martedì con picchi stagionali che sono a maggio e a ottobre. Potremmo continuare: tanto per chiarire che attribuire i suicidi a precisi generi di causalità (tipo, appunto, alla crisi economica) è una forzatura immonda che spesso viene favorita da chi mira, giocando coi dati, a trovare eco su giornali. Gli unici suicidi in sicuro aumento e di chiara attribuzione, nel regno dell’insondabile, sono quelli in carcere: ma in prima pagina non ci vanno. Ci sarebbe un altro dato certo, a dire il vero: è dimostrato che le notizie sui suicidi, pubblicate dai giornali, possono favorire emulazioni e quindi altrui suicidi. Lo ricordino certi colleghi e soprattutto lo ricordi chi in questo periodo sbatte i cadaveri ai piedi dell’avversario politico. [dal Post]

 Mao

Post popolari in questo blog

Raccolta firme per la sanità, vi aspettiamo!

TeleMeloni censura Scurati

Fontana, ascolta questa piazza!